Il rombo dei motori, l’odore di gomma sull’asfalto, il casco ben allacciato e lo sguardo fisso sulla curva che arriva. Domenica 12 ottobre, a Forno Canavese, l’emozione di una prova speciale da rally diventa gesto concreto di solidarietà: lungo la Strada delle Maiole si potrà salire accanto a veri piloti professionisti, pagando una quota per essere “copilota per un giorno”. Ogni giro non sarà soltanto velocità: sarà un passo in più verso la libertà di Greta, una ragazza di Villareggia che combatte ogni giorno, con coraggio, contro la SMA di tipo 1, la forma più aggressiva di atrofia muscolare spinale.
La meta è chiara e vicina: completare la raccolta fondi “Ruote di Speranza x Greta” per saldare l’acquisto di una carrozzina elettronica speciale dal valore di 37.000 euro. Il grosso è già stato fatto — l’ausilio è stato ordinato — ma mancano ancora alcune migliaia di euro per l’ultimo, decisivo rettilineo: il saldo alla consegna, prevista tra la seconda metà di ottobre e la prima metà di novembre. Quella carrozzina cambierà la vita di Greta, permettendole maggiore autonomia, superando barriere architettoniche che oggi rendono faticosi persino gli spostamenti per le terapie necessarie.
L’iniziativa, patrocinata dalla Città metropolitana di Torino, è promossa dall’associazione Noi Ci Siamo ODV, che chiama a raccolta la comunità canavesana: amici dei motori, famiglie, curiosi, chiunque voglia trasformare un’emozione in aiuto tangibile.
Chi non potrà essere presente ma desidera comunque contribuire, può effettuare una donazione tramite bonifico: Intestatario: Noi Ci Siamo ODV - Causale: Ruote di Speranza x Greta - IBAN: IT74 M 05034 30541 000000009963
Per informazioni e aggiornamenti: www.noicisiamodv.it oppure Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Perché conta esserci?
Dietro ogni curva, domenica, non ci sarà solo la bravura dei piloti. Ci sarà la voglia di una comunità di “fare squadra” per tagliare un traguardo che vale più di una coppa: restituire a Greta pezzi di quotidianità, di autonomia, di futuro. In pista, a Forno Canavese, l’adrenalina diventa solidarietà. E ogni contributo — grande o piccolo — accende un semaforo verde sulla sua strada.
