E' stato pubblicato sul prestigioso Journal of Alzheimer’s Disease
Negli ultimi anni molti studi hanno suggerito una correlazione tra l'uso del sildenafil (noto a molti con il nome commerciale di Viagra o come “pillola blu”) e un minor rischio di sviluppare la malattia di Alzheimer.
L’ultimo in ordine cronologico è stato appena pubblicato sul Journal of Alzheimer’s Disease. Lo studio, condotto da un gruppo di ricercatori statunitensi ha determinato che l’uso del citrato di sildenafil può dimezzare il rischio di Alzheimer. Una notizia straordinaria sé si pensa che ad oggi non abbiamo ancora cure efficaci contro questa malattia.
Il sildenafil aumenta il flusso sanguigno non solo a livello del pene, ma in molto tessuti, cervello compreso con possibili effetti neuroprotettivi. I ricercatori hanno anche dimostrato che il sildenafil abbassa i livelli di proteine tau neurotossiche nelle cellule cerebrali, cellule che sono associate alla malattia di Alzheimer. I neuroni trattati con sildenafil, inoltre, esprimevano geni legati alla crescita cellulare, al miglioramento della funzione cerebrale, alla riduzione dell’infiammazione e ad altri processi noti per la protezione contro la degenerazione neurale associata al morbo di Alzheimer.
Saranno necessari ulteriori studi per confermare la correlazione, al momento pertanto il farmaco non deve essere utilizzato con questa indicazione anche alla luce dei possibili effetti collaterali. Ma i risultati sono decisamente promettenti.



