E' un documento prezioso e inedito che arricchisce la memoria della Resistenza. E' il libro "Il partigiano Gugia, ribelle per amore" edito da Baima e Ronchetti di Cornelio Fornasari, nome di battaglia “Gugia”, combattente nella 76ª Brigata Garibaldi tra Piemonte e Valle d’Aosta tra il 1944 e il 1945. Si tratta del diario incompiuto di Fornasari, recuperato e pubblicato per la prima volta, per offrire uno sguardo profondo e umano sulla lotta partigiana, unendo la dimensione collettiva della Liberazione alle riflessioni interiori di un uomo guidato dalla fede e dai suoi ideali.
A raccontare l’importanza di questo documento è Pier Maria Fornasari, figlio di Cornelio, che nel libro rievoca la figura di un padre straordinario: medico, uomo di principi, promotore di innovazioni sociali come la mensa scolastica e la prevenzione nelle scuole. «Ci ha insegnato a vivere nel rispetto dell’altro e nella ricerca del senso delle nostre azioni», ricorda con emozione.
Fornasari, dopo la guerra, si laureò in Medicina e si dedicò a una professione vissuta con umanità e impegno civile, aiutando concretamente le famiglie in difficoltà, spesso con gesti semplici ma profondi: come regalare una bicicletta a chi ne aveva bisogno per andare a lavorare o a scuola.
Attraverso le pagine del diario, emergono figure simbolo della Resistenza come Gino Pistoni, Walter Fillak e Ugo Macchieraldo, con le loro morti raccontate da chi le ha vissute in prima persona. “Gugia” non fu solo un partigiano, ma un uomo “di visione”, che ha scelto la strada dell’esempio e del servizio, rifiutando la carriera politica per restare fedele ai suoi ideali di giustizia e umanità.
Il manoscritto, trascritto e curato con dedizione dalla famiglia Fornasari, è stato pubblicato dalla casa editrice Baima e Ronchetti, con il supporto della Fondazione Donat Cattin e un gruppo di studiosi guidato dal professor Emilio Champagne. Un’opera che è insieme memoria storica e lezione di vita.