"Verso l'umanesimo digitale. Ritrovare il significato dell’umano nell’epoca delle reti, degli algoritmi e dell’intelligenza artificiale" di Luca Alberigo - Ed. Pro Loco Caselle - 271 Pp - !8,72 Euro
Può un libro che parla di algoritmi, intelligenza artificiale e identità digitale essere profondamente radicato in un piccolo territorio come Caselle Torinese? Secondo Luca Alberigo, autore di Verso l’Umanesimo Digitale, la risposta è sì. E non per caso.
Il libro nasce, infatti, da un'esperienza lunga e articolata: oltre tre anni di collaborazione con Cose Nostre – Online, testata locale che ha ospitato le riflessioni dell'autore su temi complessi e spesso globali. «Lo so, i miei articoli non sono mai strettamente centrati su Caselle - ammette Alberigo - ma sarebbe ingenuo pensare che argomenti come l’uso dell’intelligenza artificiale o l’iperconnessione non abbiano effetti anche a livello locale». È qui che prende forma il concetto di "casellesità", quel legame affettivo e concreto con il territorio che percorre, anche se in filigrana, l’intero volume.
Tra reti, algoritmi e umanità
Il titolo del libro è già una dichiarazione d’intenti. Un percorso - più che una risposta - che si propone di accompagnare il lettore nel tentativo di restare umani in un’epoca iperconnessa, veloce, liquida. Alberigo, professionista del digital marketing, si trova ogni giorno immerso nelle dinamiche degli algoritmi che studiano e influenzano i comportamenti delle persone. Ma il libro nasce anche da un’esigenza più personale: quella di padre, insegnante e cittadino che osserva come queste tecnologie impattino su tutti i livelli della nostra esistenza.
«Nessuna retorica, nessuna formula magica, nessun giudizio. Solo il desiderio di fornire strumenti per orientarsi meglio, con spirito critico, ma senza perdere fiducia», scrive l'autore.
A rendere ancora più forte il legame con Caselle sono le firme che accompagnano il libro: ben tre delle quattro prefazioni arrivano da personalità legate al territorio. C’è Elis Calegari, direttore di Cose Nostre; Andrea Borello, giovane tiktoker e divulgatore capace di rendere fruibili concetti complessi alla “swipe generation”; e il dottor Stefano Dinatale, medico di famiglia a Caselle, che ha saputo coniugare nella sua introduzione l’occhio del professionista con quello del genitore e del cittadino.
Anche il destino del libro è casellese: l’intero ricavato verrà devoluto al Lions Club Caselle Airport, da anni impegnato in iniziative solidali e culturali sul territorio, di cui Alberigo è diventato recentemente presidente.
I capitoli sono finestre sul presente, ma anche sul futuro
Il testo è articolato in capitoli tematici, ciascuno dei quali affronta una sfida dell’era digitale: l’identità online, l’educazione, le nuove dipendenze, la solitudine degli anziani, l’etica degli algoritmi. Tra i temi più centrali: la “tecnoferenza”: i genitori fisicamente presenti, ma mentalmente altrove, distratti dallo smartphone. E ancora la fragilità degli anziani nell’era digitale tra truffe online, fake news e ludopatia. Un focus, senza dubbio importante è sul ruolo della scuola ancora troppo ancorata a metodi obsoleti, incapace di integrare efficacemente strumenti come l’IA. E, po ancora la cittadinanza digitale: pochi sanno cosa prevede, ma è cruciale sapere che esiste un principio cardine in ogni processo automatizzato, deve esserci un essere umano coinvolto nelle decisioni. E, infine la sorveglianza, la dipendenza da assistenti virtuali, la progressiva invisibilità dell’intelligenza artificiale nella vita quotidiana. «Già oggi molte persone si fanno psicanalizzare da un chatbot. E domani?», si chiede Alberigo. Una provocazione, ma neanche poi troppo.
Verso l’Umanesimo Digitale non è un saggio tecnico, ma nemmeno un diario personale. È un invito alla consapevolezza, una sorta di cassetta degli attrezzi per navigare il presente senza perdere di vista la nostra umanità. Uno sguardo che unisce dati e riflessioni, esperienze professionali e vissuto quotidiano.
Alberigo chiude con un monito e una speranza: «Siamo tutti un po’ euforici per il sacchetto pieno di zuccherini digitali. Ma il rischio è di non accorgerci che, a forza di vivere connessi, perdiamo la connessione con ciò che ci rende umani: il confronto reale, le relazioni vere, il pensiero critico».
Il libro, disponibile su Amazon, più che una lettura, si propone come punto di partenza per un confronto necessario e urgente. E' un libro utile per chi è genitore, insegnante, cittadino. Per chi è curioso. Per chi sente che il futuro si sta scrivendo ora e che non possiamo delegarlo solo agli algoritmi.