Ven, 4 Lug, 2025

Caldo estremo e mucche in sofferenza: nelle stalle del Torinese scatta il piano anti-afa tra tecnologia, benessere animale e costi in salita

Caldo estremo e mucche in sofferenza: nelle stalle del Torinese scatta il piano anti-afa tra tecnologia, benessere animale e costi in salita

Le alte temperature di questa rovente estate mettono sotto pressione anche le stalle del Torinese. Le mucche, come tutti gli animali a pelo, soffrono il caldo, e il loro benessere deve essere attentamente monitorato per evitare cali produttivi e problemi sanitari. In pianura, le ondate di calore spingono gli allevatori a dotarsi di sistemi avanzati per rinfrescare gli animali, garantendo loro condizioni ambientali più sopportabili.

«Le nostre stalle sono oggi aperte su tutti i lati per favorire la circolazione dell’aria – spiega Silvano Basano, presidente della Sezione Associazione Allevatori di Torino – e sono attrezzate con ventole intelligenti che si attivano quando la temperatura supera i 20 gradi. Posizionate sopra mangiatoie e cuccette, le ventole creano vortici d’aria fino a 8 km/h, impedendo ristagni e mantenendo asciutte le zone di riposo».

Ma non basta. Gli allevatori ricorrono anche a doccette a spruzzo e impianti di nebulizzazione che si attivano automaticamente secondo il cosiddetto indice THI (umidità-temperatura), per rinfrescare le mucche senza bagnarne il pelo, grazie a successivi flussi di aria fresca. L'acqua negli abbeveratoi, inoltre, deve essere sempre fresca ma non troppo fredda, per evitare shock termici.

Per prevenire infezioni agli zoccoli, infine, aumenta la frequenza del passaggio dei raschiatori di liquami, mantenendo il suolo della stalla più asciutto.

Il benessere animale, sottolineano le associazioni di categoria, è anche un fattore economico strategico. «Se gli animali stanno bene, anche la produzione di latte e carne si mantiene stabile – osserva Bruno Mecca Cici, presidente di Coldiretti Torino – In un momento di scarsità proteica sui mercati europei, tutelare la salute del bestiame è una priorità civile, professionale ma anche economica».

Tuttavia, investire nel benessere animale ha costi elevati: per una stalla da 100 mucche, un impianto di ventilazione può costare anche 50.000 euro. La Regione Piemonte ha stanziato 45 milioni di euro tra il 2023 e il 2024 tramite fondi europei per il miglioramento delle strutture, ma gli allevatori chiedono più sostegno e tempi rapidi.

La sfida del cambiamento climatico passa anche dalle stalle, e affrontarla – con l’aiuto della tecnologia – è ormai una scelta strategica

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