L’epilessia è una malattia relativamente comune nei nostri animali. Nella pratica clinica è frequente imbattersi in questo tipo di patologia contro cui fortunatamente vi sono cure efficaci.
Di solito l’epilessia causa parecchio spavento la prima volta che il proprietario vede il proprio cane o il proprio gatto essere vittima di una crisi.
Tremori, incoordinazione, digrignamento, profondo irrigidimento muscolare, perdita di conoscenza, movimenti di pedalamento, vocalizzi, fino alla perdita di feci o urine sono i sintomi principali. Una crisi epilettica può durare da pochi secondi a diversi minuti, con conseguenze anche gravi a seconda della lunghezza e dell’intensità.
A volte l’animale può manifestare agitazione come preludio della crisi, mentre dopo l’episodio epilettico possiamo assistere a tutta una varietà di conseguenze, più o meno evidenti: incoordinamento, cecità, tremori, stordimento, aumento della sete o della fame, comportamenti compulsivi. Il tutto può durare qualche minuto o molte ore.
Durante la crisi la cosa più importante è mettere in sicurezza l’animale, in modo che non si ferisca durante le convulsioni. Evitare le stimolazioni (ad esempio buttare acqua o richiamare a voce alta), abbassare le luci e mantenere il più possibile la calma. Contattare il veterinario e se la crisi si prolunga oltre i 2 o 3 minuti recarsi alla struttura di riferimento.
Le crisi possono essere essenzialmente di 3 tipi
- Parziale, quando coinvolge solo un distretto corporeo, oppure non fa perdere del tutto la coscienza ed i sintomi sono più lievi
- Generalizzata, quando i sintomi sono molto più intensi, con caduta sul lato ed irrigidimento
- Stato epilettico e cluster epilettico, quando vi è una crisi che non termina oppure una serie di crisi più o meno intervallate.
In ogni caso è importante investigare le cause all’origine dell’epilessia (analisi del sangue e risonanza magnetica), ed impostare la terapia più adeguata, in modo da ridurre o azzerare la frequenza e l’intensità delle crisi. Molto importanti anche i controlli periodici per verificare l’adeguatezza della terapia.
Il tipo più comune di epilessia primaria (ovvero non conseguente ad altre patologie) è l’epilessia idiopatica, che significa senza causa specifica. Alcune razze ne sono affette più di altre, come eredità genetica.