Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato, nell’ambito della legge di riordino, un emendamento alla LR 24/1996 che riguarda i contributi ai Comuni per l’adeguamento degli strumenti urbanistici obbligatori. A presentarlo è stata la consigliera regionale di FdI Marina Bordese, vicepresidente della Commissione Urbanistica.
L’intervento legislativo punta a garantire maggiore flessibilità alle Amministrazioni comunali e alle unioni di Comuni nei tempi di attuazione dei progetti di pianificazione urbanistica, senza incorrere nel rischio di vedere ridotti o revocati i contributi regionali.
«Con l’emendamento approvato – ha spiegato Bordese – si vuole evitare che Comuni impegnati in procedimenti complessi e tecnicamente gravosi vengano penalizzati per ritardi spesso inevitabili. D’ora in avanti, i tempi per la progettazione saranno calcolati a partire dalla deliberazione di approvazione del progetto preliminare, anziché da scadenze più rigide, per dare maggiore margine operativo alle amministrazioni locali».
Un cambiamento importante per i territori, soprattutto quelli più piccoli o con minori risorse tecniche e amministrative, che spesso faticano a rispettare le tempistiche previste dai bandi pur avendo avviato con serietà il percorso di aggiornamento degli strumenti urbanistici.
L’emendamento Bordese viene accolto positivamente anche come segnale di attenzione verso i Comuni e il loro ruolo cruciale nella pianificazione territoriale sostenibile e coerente con le normative regionali e nazionali.