Sono stati approvati nell'ultima seduta del Consiglio regionale piemontese il nuovo Piano di programmazione della rete scolastica e dell’offerta formativa per gli anni scolastici 25/27 con semplificazioni operative che vanno a rafforzare il legame con i territori puntando su qualità e innovazione educativa.
Tra le principali novità: per la scuola dell’infanzia, riattivazione delle sezioni decadute direttamente tramite l’USR e possibilità di nuove aperture in presenza di aumento di iscritti e organico disponibile. Sale da 510 a 515 il numero di dirigenti scolastici e DSGA, mentre scendono da 20 a 15 gli interventi di dimensionamento per l’anno scolastico 2026/27 e 15 accorpamenti sono stati rinviati.
Focus anche alla filiera tecnico-professionale, per avvicinare scuola e mondo del lavoro: già previste sette nuove attivazioni e all’innovazione con il nuovo Liceo del Made in Italy, che entra stabilmente nell’offerta con due percorsi approvati a Torino e Verbania.
«È un atto che dà stabilità al sistema scolastico – commenta Paola Antonetto (FdI), presidente della Commissione Cultura e Istruzione – ma lo rende anche più dinamico e vicino ai bisogni dei giovani e delle comunità locali».