Lun, 28 Apr, 2025

L’Italia di fine '800: il crepuscolo umbertino raccontato attraverso le significative immagini del tempo

L’Italia di fine '800: il crepuscolo umbertino raccontato attraverso le significative immagini del tempo

Profetica la didascalia della prima copertina (a sinistra in alto) del 2 giugno 1895 che vede la Regina Margherita ritornare in carrozza presso la sua residenza, dopo aver presenziato ad una rivista militare in Roma; la stessa data oggi coincide con la festività del 2 giugno 1946, giorno della proclamazione della Repubblica Italiana. In quell’anno Luigi Luccheni combatte in Africa Orientale come cavalleggero del Monferrato. Al termine della guerra, non trovando lavoro, lascia Napoli e si stabilisce a Losanna frequentando i circoli anarchici e il 10 ottobre 1898accoltella, uccidendola, l’Imperatrice d’Austria e moglie di Francesco Giuseppe, Elisabetta di Baviera, nota al grande pubblico con il nomignolo di “Sissi”.

Nella seconda immagine a destra in alto, una pipa di schiuma di fabbricazione austriaca che ritrae il volto della Regina Margherita ed il suo inconfondibile cappello di piume, come si può notare anche nella stampa edita dall’Illustrazione Italiana nel periodo in cui, con il marito Umberto, si recarono in visita ufficiale a Vienna: cortesia mai ricambiata dall’Imperatore d’Austria, per non parlare della consorte Elisabetta, che non perdonava ai Savoia l’occupazione del Sud ed in particolare il bombardamento di Gaeta da parte della Marina Sarda al comando dell’ammiraglio Persano, proprio perchè nel forte, ultimo baluardo del sistema difensivo borbonico, era presente in quei giorni la sorella Sofia di Baviera, moglie del Re Delle Due Sicilie, Francesco II.

Immagine 2024 11 23 060511Margherita ed Umberto, una vita insieme ma divisi nell’amore

Un matrimonio combinato a Palazzo, un solo figlio, ma tante amanti per il Re: Eugenia Litta, la “bella bolognina”, come era comunemente chiamata, era sicuramente la favorita, anche se di qualche anno più grande di lui. Margherita sa da tempo di questa relazione e di altre scappatelle, ma è un prezzo da pagare e che accomuna nella circostanza, molti esponenti delle famiglie reali, costretti a matrimoni per scopi politici e di alleanze strategiche, anteponendo ai sentimenti l’interesse di Stato. Inoltre i due erano cugini primi in quanto i loro rispettivi padri erano i figli di Carlo Alberto, quindi fratelli. Vittorio Emanuele II e Maria Adelaide erano i genitori di Umberto, mentre Margherita era figlia di Ferdinando Duca di Genova ed Elisabetta di Sassonia. 

Immagine 2024 11 23 060534Medaglione commemorativo delle nozze

Nozze appunto della Principessa Margherita di Savoia-Genova con il Principe di Piemonte Umberto, che avvennero nel Duomo di Torino il 22 aprile 1868 e furono officiate dal Vescovo Ricardi di Netro. In verità, Umberto avrebbe dovuto convolare a nozze con una giovane arciduchessa austriaca, di nome Matilde d’Asburgo-Teschen, ragazza vivace e spigliata, che amava la modernità e l’emancipazione femminile, ma una sera, durante un ricevimento nella casa di famiglia, nell’intento di nascondere alla vista dei genitori la sigaretta accesa che teneva in mano, lasciò cadere la stessa sull’abito che prese immediatamente fuoco, trasformando la poveretta in una torcia umana. Venne soccorsa immediatamente, ma le ustioni gravissime la portarono a morire alcuni giorni dopo in preda ad atroci tormenti. 

Anche questo sarebbe stato sulla carta un matrimonio stategico, in quanto Vittorio Emanuele II, desiderava sancire un’alleanza con una nobile ed importante famiglia vicina all’Imperatore Francesco Giuseppe, per riallacciare quei rapporti con la corte di Vienna interrotti dalle tre guerre d’Indipendenza nelle quali, il nemico principale fu sempre l’Austria.

Immagine 2024 11 23 061610Copertina a colori che raffigura i Reali al Foro Romano

Umberto e Margherita il 21 aprile del 1899 percorrono le antiche strade all’interno del Foro Romano; in questo giorno si ricorda la fondazione della città avvenuta nel 753 A.C. ad opera di Romolo. Dalla fondazione della medesima deriva la cronologia romana citata con la locuzione A.B. Urbe Condita, che contava gli anni a ritroso partendo proprio da quella data.

Immagine 2024 11 23 062130Arrivo alle "Cascine" di Firenze degli sposi Vittorio Emanuele ed Elena

Cosimo De Medici ne iniziò la costruzione nel 1563 e fin da subito fu anche un luogo di sperimentazione verde e dopo il passaggio al ramo Lorena, il granduca Pietro Leopoldo costruì una grande tenuta agricola con al centro la Palazzina Reale, meta di soggiorni estivi e di caccia di Vittorio Emanuele II, quando nel 1865 la capitale del Regno passò da Torino a Firenze. Oggi mantiene il primato del parco pubblico più grande di Firenze, con i suoi 160 ettari di estensione costeggianti le rive dell’Arno.

Immagine 2024 11 23 062555Gli italiani che emigrano verso Stati Uniti e Argentina

Tra il 1876 e il 1914 molte persone del Nord-Est dell’Italia emigrarono in America Meridionale, soprattutto in Brasile e in Argentina. Qui infatti l’abolizione della schiavitù nel 1885 aveva reso necessaria la presenza di contadini per le aziende agricole rimaste senza manovalanza.

Immagine 2024 11 23 06292231 dicembre 1893, auguri di fine anno al Quirinale

lI 31 dicembre 1893, presso il Palazzo del Quirinale a Roma, i sovrani d’Italia ricevono gli auguri del Presidente del Consiglio e di tutti i ministri. Tutto fa pensare ad un clima disteso ma Umberto è investito da pesanti critiche per lo scandalo della "Banca Romana”,  il più grande scandalo finanziario del secolo, viene alla luce quando si scopre che lo stesso istituto bancario autorizzato a stampare moneta, in verità a Londra, stampa banconote false. L’autore della frode è il suo presidente, ex camorrista, semianalfabeta Bernardo Tanlongo. Il deputato Alvisi riesce a far aprire un’inchiesta parlamentare dalla quale si scopre di tutto: molti politici beneficiano di tali banconote, pare anche il Re, di
sicuro anche Crispi che tenta di insabbiare tutto senza però riuscirci. Tanlongo è riuscito nell’impresa, grazie ad una innata propensione al dialogo ed affabilità, di introdursi negli ambienti istituzionali di quel tempo, con grande abilità, senza farsi scrupoli di sorta nel prestare e regalare denari falsi a chiunque li chieda.

Immagine 2024 11 23 063538Cartolina commemorativa per le celebrazioni dello Statuto

Sono ormai passati molti anni dalla firma di Carlo Alberto in Torino dello Statuto che prenderà il suo nome, quindi si festeggia, ma a Roma tutti parlano dello scandalo bancario che ha investito uno dei cinque istituti italiani autorizzati ad emettere moneta e dalla brutta piega che sta prendendo in seno alle numerose inchieste. Si suicidano in molti e questo fa pensare all’opinione pubblica, che le colpe siano tante e di molti personaggi altolocati.
Avevano quindi ragione, all’alba dell’Unità d’Italia Cavour e Quintino Sella che propendevano per la presenza di un solo istituto di credito sul territorio Nazionale autorizzato a battere moneta.
Coinvolto anche l’ex garibaldino Rocco De Zerbi, giornalista di fede socialista, che a Napoli aveva fondato il giornale “Il Piccolo”, accusato di aver percepito di nascosto ed intascato una montagna di soldi falsi stampati clandestinamente in Inghilterra.

Immagine 2024 11 23 063941I Sovrani d’Italia a Homburg

Nel settembre del 1897 si svolge una grande esercitazione militare nella pianura della Saar su territorio tedesco, ma ai confini della Francia, ad opera delle truppe tedesche comandate sul campo dall’Imperatore di Germania Guglielmo II, una chiara e provocatoria prova di forza verso la vicina Francia afflitta nella memoria dalla veloce e brutale sconfitta subita nella guerra franco\prussiana nel 1870\71, l’umiliazione subita con la cattura di Napoleone III a Sedan ed infine espropriata di questi territori che custodivano da tempo, importanti giacimenti minerari. Le divergenze politiche e strategiche tra le grandi Nazioni che in quell’epoca stavano prendendo piede nelle colonie africane ed asiatiche, si tramuteranno in guerra a partire dall’agosto del 1914, con l’inizio del primo grande conflitto mondiale.

Immagine 2024 11 24 040546Umberto ed il Kaiser si incontrano a Venezia

E' il 1898 quando si incontrarono a Venezia, le figure che a tutti gli effetti, sono i capi militari di Italia e Germania dell’epoca: Guglielmo II e Umberto I. Gli storici ricordano che durante lo spazio del trattato della Triplice Alleanza, furono molti gli incontri, anche non formali, tra politici e funzionari militari delle nazioni legate dal patto di alleanza stategica. Quando al potere salirà il giovane Vittorio Emanuele III, Francia ed Austria capiranno ben presto che in Italia l’aria è cambiata e da quel momento diffidano dell’alleato al di qua delle Alpi; il tutto verrà confermato dalle aperture politiche e dalle visite ufficiali che il nuovo Re d’italia e la consorte Elena, a partire dai primi anni del '900, effettueranno in Russia, Francia e Gran Bretagna, instaurando rapporti nuovi e costruttivi, anche per la nascente industria ed economia italiana.

Alle feste per le nozze d’argento del Kaiser Guglielmo II, il Kaiser e il Re d’Italia cavalcano assieme come quattro anni prima a Roma in occasione dello stesso anniversario della coppia reale italiana, alla guida della colonna militare con gli stati maggiori delle due potenze alleate e con i rappresentanti di tutte le Nazioni invitate per l’evento. In questi casi, la festa prendeva a poco, a poco, le sembianze di una grande parata militare atta a sublimare la potenza militare dell’ospitante, piuttosto che il traguardo privato rappresentato da un semplice matrimonio.

Immagine 2024 11 24 041123I momenti di tranquillità in montagna tra passeggiate e battute di caccia

Immagine 2024 11 24 041228Umberto a caccia sopra Noasca nella valle di Ceresole Reale

 

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Schedina Calvo

 

 

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