Le curiose tradizioni natalizie dei Paesi Scandinavi tra leccornie, allestimenti magici e candele luminose
Ormai Natale è alle porte e anche se non sarà il solito Natale in tutto il mondo sarà celebrata questa ricorrenza, forse la più attesa dell'anno.
Ma come?
Certamente in tanti modi in ogni angolo del mondo e non sempre il 25 dicembre. Ogni Paese aspetta un "babbo natale" diverso: chi San Nicola con le sue varianti, chi il barbuto Santa Claus con la sua slitta trainata dalle renne, chi lo attende alla porta e chi davanti al camino.
E, nei Paesi Scandinavi?
L’atmosfera si respira nelle case già dal 1° dicembre, che segna l’inizio delle celebrazioni dello jul, il Natale. A inizio mese cominciano ad apparire le prime decorazioni, i bambini ricevono il loro calendario dell’Avvento, e ogni sera si accendono le candele in attesa del grande giorno. Per le strade si diffondono caldi aromi e ad ogni angolo vengono offerti dolcetti speziati e bicchierini di glögg bollente, la versione nordica del nostro vin brulé.
Anche se la casa di Babbo Natale è a Rovaniemi in Lapponia, è a Turku, l'antica capitale finlandese, che si dà inizio alla festa, con la Dichiarazione Natalizia di Pace: una tradizione che affonda le sue radici nel Medioevo e viene ancora rispettata, mentre il barbuto Joulipukki (Babbo Natale) in persona dà il via ai festeggiamenti, sfilando per le strade di Helsinki tra le ghirlande illuminate. In questo Paese del nord le festività natalizie sono molto sentite, al punto che in finnico dicembre si dice joulukuu (ovvero mese kuu di Natale joulu). I finlandesi, come in molti paesi scandinavi, addobbano l’albero il 23 dicembre, il giorno della “piccola vigilia” e festeggiano il Natale nel giorno della vigilia: il 24 è tradizione fare la sauna con tutta la famiglia e andare a trovare i propri defunti al cimitero, pranzare con i parenti e aspettare che Babbo Natale bussi alla porta, interroghi i bambini per sapere se sono stati buoni e distribuisca i regali.
Nel Paese dei fiordi, la Norvegia, Julebukk, un paesano con una maschera da capra e un mantello di pelliccia, vaga di casa in casa intonando canti di Natale in cambio di dolcetti. E' una tradizione pagana, ispirata al mito di Thor che secondo la leggenda viaggiava su un carro trainato da due capre. Nel folklore locale Babbo Natale veniva raffigurato a cavalcioni di una capra e nelle raffigurazioni più moderne erano delle simpatiche caprette a trainare la slitta di Babbo Natale al posto delle renne.
In Svezia, invece, le celebrazioni natalizie iniziano il 13 dicembre giorno dedicato a Santa Lucia e durante le feste la tradizione vuole che le figlie primogenite si vestano da Lussebruden (sposa Lucia) con un lungo abito bianco cinto da una fusciacca rossa, indossando sul capo una coroncina di ramoscelli di mirtillo rosso intrecciati con delle candeline accese. Attualmente si usano le candeline elettriche, decisamente più sicure.