«Ivrea la bella che le rosse torri specchia sognando a la cerulea Dora nel largo seno, fosca intorno è l'ombra di re Arduino» come veniva descritta da Giosuè Carducci nella celebre poesia "Piemonte" domani, sabato 20 luglio, riapre al pubblico il Castello e quelle celebri torri con una cerimonia in programma alle 10 in piazza Castello.
Costruito nel 1358 per volere del Conte Verde, Amedeo VI di Savoia, per scopi difensivi, sulla collina che domina la città, il maniero ha quattro imponenti torrioni circolari alti 34 metri, eccetto quella che nel 1676 fu parzialmente distrutta dall'eplosione delle munizioni custodite al suo interno, causata da un fulmine. Sulla facciata principale è ben visibile una bifora con incisi gli stemmi Savoia, così come sulle altre aperture sono presenti le inferriate a maglie legate di tipo savoiardo. L’interno invece è stato sventrato e trasformato dal 1700 al 1970, a carcere politico e criminale.
Durante l'inaugurazione verranno anche presentate le visite guidate nate dalla collaborazione tra la Città, proprietaria del castello, e l'impresa culturale cuneese Kalatà, per far scoprire il patrimonio artistico e architettonico con una nuova prospettiva, coniugando tecnologia, innovazione e spettacolarità. Le visite consentiranno di esplorare il cortile, alcune celle risalenti al periodo in cui l'edificio fu adibito a carcere e salire sui camminamenti di ronda, finora mai aperti al pubblico, da cui è possibile ammirare uno splendido panorama dall'Anfiteatro Morenico fino all'imbocco della Valle d'Aosta.
Le visite guidate della giornata inaugurale sono gratuite previa prenotazione sul sito www.kalata.it selezionando 'Castello di Ivrea' sotto la pagina 'Esperienze'.
Credits: Turismo Torino