Ryanair, la compagnia aerea n.1 in Italia e leader dei voli low cost in Europa, ha festeggiato il traguardo dei 20 milioni di passeggeri all’aeroporto di Torino “Sandro Pertini”, annunciando contemporaneamente l’arrivo del terzo aereo basato nello scalo piemontese.
L’investimento, pari a 100 milioni di dollari, porta a 300 milioni il valore complessivo della presenza Ryanair a Torino, confermando il ruolo strategico della città per la compagnia.
Nuove rotte per l’inverno 2025/2026
L’operativo invernale Ryanair 2025/2026 sarà il più ampio di sempre: 3 aerei basati a Torino; 31 rotte totali, di cui 2 nuove (Liverpool e Pescara); oltre 368 voli a settimana, con una crescita del 30%; 3 milioni di passeggeri annui previsti; 2.300 posti di lavoro supportati.
In aumento anche le frequenze su destinazioni molto richieste come Londra Stansted, Dublino, Madrid, Marrakech e Trapani, offrendo ai viaggiatori piemontesi più scelta e prezzi competitivi per le vacanze invernali.
Offerta Ryanair: voli da Torino da 21,99 euro
Per celebrare il traguardo dei 20 milioni di passeggeri, Ryanair ha lanciato una promozione speciale con tariffe a partire da 21,99 euro per viaggiare fino a marzo 2026, prenotabili entro il 19 novembre 2025, fino a esaurimento posti.
Un’iniziativa che mira a incentivare il turismo verso e da Torino, sostenendo anche l’economia locale.
«Siamo orgogliosi di festeggiare 20 milioni di passeggeri a Torino – ha dichiarato Fabrizio Francioni, Head of Communications Italy di Ryanair –. Questo traguardo riflette la crescita costante e la forte collaborazione con l’aeroporto. Continueremo a investire per favorire turismo e occupazione, ma chiediamo al governo di eliminare l’addizionale municipale per sbloccare ulteriori opportunità in Italia».
Anche Paolo Papale, Direttore Sviluppo Aviation di Torino Airport, ha sottolineato l’impatto positivo della compagnia: «Il contributo di Ryanair è fondamentale per la crescita dello scalo. L’inverno 2025/2026 sarà il più ricco di sempre, con nuove rotte e un incremento delle frequenze su molte destinazioni europee, oltre al rafforzamento delle rotte neve per gli sciatori del Nord Europa».
