Cordoglio a Torino e in Piemonte per la morte di Monsignor Cesare Nosiglia: la comunità e le istituzioni ricordano il pastore vicino agli ultimi
La morte di Monsignor Cesare Nosiglia, avvenuta la notte scorsa, ha suscitato una profonda ondata di commozione e cordoglio in tutta la comunità piemontese, con numerosi messaggi di vicinanza e riconoscenza da parte delle istituzioni e del mondo politico.
La Città metropolitana di Torino ha espresso ufficialmente il proprio dolore con le parole del vicesindaco metropolitano Jacopo Suppo: «Esprimo a nome dell'intera Città metropolitana di Torino il nostro più sincero cordoglio per la perdita di monsignor Cesare Nosiglia. Lo ricordiamo con profondo rispetto e gratitudine per il suo servizio pastorale e per il forte legame che ha saputo creare con la comunità. Ci stringiamo nel dolore alle Diocesi di Torino e Susa e a tutti coloro che lo hanno amato e stimato».
Alla guida della diocesi torinese dal 2010 al 2022 e amministratore apostolico di Susa dal 2019 al 2022, Nosiglia sarà ricordato come un pastore vicino alla gente, presente nei momenti di prova e sempre attento ai più fragili.
Un ricordo commosso arriva anche da Silvio Magliano, presidente del Gruppo Lista Civica Cirio Presidente in Consiglio regionale: «Monsignor Cesare Nosiglia ha guidato la sua Chiesa in tempi molto difficili, offrendo parole, presenza e azioni a favore dei più deboli, dei fragili, degli ultimi, e mostrando la luce della Parola a tutta la comunità. L’Ostensione della Sindone, la sua presenza nel momento tragico della pandemia, la sua attenzione verso il mondo del lavoro raccontano più di mille parole la comunità unita e vitale che ha saputo costruire».
Anche il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ha voluto ricordare il ruolo fondamentale di Nosiglia per il territorio: «Con la scomparsa dell’Arcivescovo emerito Cesare Nosiglia, Torino e il Piemonte perdono un grande uomo di fede, innamorato di Dio, della Chiesa e degli uomini. È stato una voce preziosa, sempre attenta alla dignità della persona, ai lavoratori e alle aziende in difficoltà. Non dimenticherò mai la sua vicinanza nei lunghi e drammatici mesi del Covid, in particolare quando pregammo insieme davanti alla Sindone alla vigilia di una Pasqua difficile che seppe trasformarsi in segno di speranza e rinascita».
Il ricordo di Cesare Nosiglia rimane dunque legato a un impegno costante per la comunità, a partire dalla vicinanza agli ultimi fino all’attenzione verso i grandi temi sociali ed economici del territorio, senza dimenticare la sua guida spirituale nei momenti più difficili, come la pandemia. La sua eredità pastorale continuerà a vivere nelle diocesi di Torino e Susa e nella memoria di chi lo ha conosciuto e stimato come ricorda il presidente di API Torino, Fabrizio Cellino: «La scomparsa dell’Arcivescovo Emerito di Torino e Susa, colpisce profondamente le imprese torinesi. La sua figura e il suo Ministero hanno segnato profondamente la nostra comunità. L’Arcivescovo Emerito è stato lungamente vicino al mondo della produzione e del lavoro, una vicinanza fatta di dialogo, attenzione, approfondimento dei problemi uniti alla sensibilità Cristiana. Il suo insegnamento mancherà a tutti noi».




