Deroghe alle distanze dai cimiteri, via libera dal Piemonte: la maggioranza difende la scelta, il Pd denuncia caos normativo

Il Consiglio regionale piemontese, la scorsa settimana, ha approvato una proposta di legge da trasmettere al Parlamento per rendere più flessibili le deroghe alla distanza minima di rispetto dai cimiteri, fissata dal Testo unico sanitario del 2002.
«Vogliamo dare risposte ai Comuni – ha spiegato Silvio Magliano, presidente del gruppo Lista Civica Cirio Presidente PML e relatore del provvedimento –. Prevediamo deroghe fino a 100 o 50 metri per interventi edilizi specifici o già in essere, senza intaccare la sacralità dei luoghi. È un segnale concreto di ascolto del territorio».
Il Pd, pur votando a favore, ha attaccato la maggioranza per l’altalena normativa. «La legge del 1934 va aggiornata – ha detto la capogruppo Gianna Pentenero – ma con regole chiare: nuove costruzioni entro i cinquanta metri solo con il parere favorevole di ASL e consigli comunali». Più duro Mauro Calderoni: «In due anni la destra è passata dai 200 metri di inedificabilità al loro dimezzamento. Un’inversione a U che ha creato caos: Comuni disorientati, progetti bloccati, cittadini confusi e rischio di contenziosi».
Pentenero ha ricordato la scelta del 2024 della Giunta Cirio di ripristinare integralmente il vincolo nazionale: «Abbiamo votato responsabilmente a favore perché il problema va risolto. Ma basta giravolte legislative: servono regole stabili e di lungo periodo».