Rosangela Giglio eletta nel giugno scorso nella lista Uniti per Cambiare Borgaro getta la spugna e lascia a sorpresa il Consiglio comunale. In una lunga lettera dopo aver ringraziato gli elettori spiega le su motivazioni personali che l'hanno indotta a questa scelta.
Scrive Giglio rivolta al presidente del parlamentino borgarese, al sindaco e a tutto il Consiglio «Purtroppo ultimamente nella mia vita sono accadute e stanno accadendo cose impreviste ed è per questo che ho voluto condividere con voi la mia sofferta decisione. Sofferta perchè in cuor mio mai avrei pensato di arrivare a questo punto, ma mi rendo conto che è la scelta giusta da fare. Oggi per me è diventato molto impegnativo ricoprire con determinazione e costanzala carica di consigliera comunale. Ritengo che questa mia scelta sia un'assunzione di responsabilità proprio nei confronti degli elettori che si aspettano da parte mia un'aziano amministrativa efficace, continuativa e di lungo raggio».
E dire che solo sabato scorso Rosangela Giglio era in prima linea al flash mob contro la violenza sulle donne e nulla faceva presagire l'intenzione di abbandonare lo scranno di Palazzo Civico.
E aggiunge «fare opposizione però ha qualcosa in più del semplice indirizzo e controllo e chi lo fa veramente con determinazione ha l'onere di verificare, constatare e appurare con oculatezza che chi ci dovrebbe amministrare si prenda veramente cura del nostro paese, opponendosi e contestando con forza qualsiasi azione negativa intrapresa» e poi ancora continua scrivendo di aver fatto un passo di lato perchè deve concentrare le sue energie sulla sua famiglia (che ci auguriamo non si trovi a dover affrontare situazioni gravi ndr) e che in ogni caso continuerà a collaborare con il suo gruppo.
Roberta Di Siena
Le dimissioni a sorpresa di Rosangela Giglio assolutamente legittime hanno dato, però, l'opportunità, però, alla maggioranza Gambino, di togliersi un sassolino dalla scarpa con un comunicato a firma della capogruppo Roberta Di Siena «apprendiamo con sorpresa la notizia delle dimissioni della consigliera Giglio, una decisione che, secondo quanto riportato, sarebbe frutto di lunghe riflessioni. Tale sorpresa deriva anche dal fatto che, durante il primo Consiglio comunale, in occasione delle dimissioni dell’avvocato Marco Latella, la consigliera stessa aveva espresso con forza il valore della responsabilità verso gli elettori, sottolineando come questi, sempre più spesso, perdano fiducia nello strumento del voto».
Ed, in effetti anche allora ci eravamo chiesti come giornale il senso di quel intervento. Non era, infatti, la prima volta che un candidato eletto decidesse di non accettare la nomina. In fin dei conti oggi come allora ciascuno, in democrazia, è libero di fare le sue scelte senza sentirsi puntare il dito contro.
«Ci interroghiamo, tuttavia, sul motivo per cui questa scelta non sia stata comunicata durante il consiglio comunale del 25 novembre - prosegue Di Siena - Pur comprendendo che gli imprevisti possano sopraggiungere, riteniamo importante che si agisca sempre con la massima trasparenza nei confronti dei cittadini. Crediamo che le dimissioni rappresentino un momento delicato nella vita politica di un’Amministrazione e richiedano coerenza con i valori e le responsabilità assunti. Questo principio dovrebbe guidare non solo le azioni, ma anche i giudizi espressi nei confronti di altri, affinché si eviti di trovarsi nelle stesse condizioni oggetto di critica».
Che significa attenzione quando si critica qualcuno a non finire poi nella stessa situazione. Cosa che si è puntualmente verificata oggi. Nessuno sa cosa accade nella vita privata di ciascuno, non lo sapeva Giglio quando ha accusato di irresponsabilità Latella. Non lo sappiamo oggi per quanto riguarda lei.
E Di Siena scrive ancora «auguriamo alla consigliera Giglio un futuro sereno, fiduciosi che il confronto politico continuerà ad essere improntato al rispetto reciproco e al servizio della comunità».
Al posto di Giglio subentrerà a Palazzo Civico Luigi Spinelli, ex presidente del Consiglio comunale, sempre che accetti la nomina.
Giglio conclude «questo non è un addio, ma un arrivederci. Credo ancor di più che alla luce di quanto si sta verificando, che il nostro paese debba cambiare. Perchè la Borgaro che voglio non è questa!» e chiosa ringraziando elettori, uffici comunali e il suo grupo politico.
