Mar, 7 Ott, 2025

Il corteo dei ProPal non sfonda l’aeroporto, Borgaro e Caselle chiudono serrande e annullano feste per resistere al passaggio della protesta

Il giorno dopo resta soprattutto il silenzio. Strade ancora punteggiate dai segni di una giornata di tensione, qualche murale con la bandiera della Palestina e slogan scritti sui muri. La manifestazione di ieri dei ProPal, annunciata da giorni con il dichiarato obiettivo di bloccare l’aeroporto di Caselle e lo stabilimento Leonardo, non ha centrato il bersaglio. Ma ha lasciato sul terreno un bilancio complesso: qualche contuso, strade presidiate a lungo dalle forze dell’ordine, e due Comuni - Borgaro e Caselle - che hanno scelto la strada della chiusura preventiva come scudo. 

La marcia interrotta

Il corteo era partito da Torino con toni accesi e tamburi battenti. Oltre un migliaio di persone, bandiere, slogan. Le rotte tracciate puntavano dritte verso il cuore infrastrutturale del Nord Ovest: la pista dell’aeroporto e i cancelli di Leonardo. Il viaggio si è trasformato in una lenta partita a scacchi con la polizia: barricate mobili, idranti che hanno bagnato l’asfalto, lacrimogeni a creare cortine di fumo. Alcuni gruppi hanno tentato di scivolare nei campi, puntando le recinzioni dello scalo: per pochi minuti, aerei e manifestanti si sono trovati a distanza ravvicinata, una scena quasi surreale, ma che non ha mai superato la barriera decisiva.

Il corteo ha ripiegato. Prima verso la periferia, poi nuovamente dentro Torino, fino a piazza Castello, dove si svolgeva il Salone dell’Auto. Qui l’ultima eco della protesta, qui gli ultimi slogan, prima che la sera calasse definitivamente su una giornata che voleva essere “storica” e che invece si è fermata a metà. 

Le città blindate

La vera storia, però, si è scritta qualche chilometro più in là, tra Borgaro e Caselle. Non piazze in festa, non negozi aperti a fare da sfondo: i sindaci hanno scelto la linea dura e silenziosa. Ordinanze lampo, serrande abbassate, eventi annullati. Feste patronali congelate, mercati cancellati. È bastato un giro per le vie principali per capire la scelta: niente gente, niente occasioni. Un deserto calcolato. Strategia. Una barriera fatta non di scudi e caschi, ma di assenze.

Il motivo era chiaro: la notte precedente aveva già dato i suoi segnali. Imbrattamenti, scritte, simboli piazzati sui muri come un messaggio in codice. I Comuni hanno risposto mostrando che il terreno di gioco non era neutro: la partita sarebbe stata controllata.

E così è stato. Nessun assalto possibile a negozi, nessuna deviazione che potesse coinvolgere ignari residenti. Borgaro e Caselle hanno retto. Non senza fatica, ma con l’impressione di un argine che, pur sotto pressione, non ha ceduto. La gestione è stata quasi militare: presidio della viabilità, blocchi disposti in sincronia con la Questura e i Carabinieri, comunicazioni costanti ai cittadini. Messaggi che hanno fatto la differenza. 

Una lezione che resta

Il corteo non ha sfondato, ma ha costretto tutti a scoprire le proprie carte. I manifestanti hanno mostrato la determinazione a colpire simboli sensibili — un aeroporto internazionale, un colosso industriale. Le istituzioni locali hanno risposto con una gestione che ha trasformato le città in spazi sospesi, quasi scenografie vuote. Forse è questo il vero insegnamento di ieri: quando la protesta mira a luoghi così strategici, il terreno non può più essere lasciato al caso. La forza delle barricate non basta, servono anche ordinanze, scelte rapide, decisioni efficaci.

Il corteo non ha vinto, i Comuni non hanno perso. È stata una partita di resistenza e contenimento. E oggi, nelle vie resta il segno di una giornata che ha provato a cambiare il ritmo della storia e si è infranta contro l’ordinaria capacità di organizzazione di due piccoli Comuni.

Image

Torino e area metropolitana

Non Solo Contro

Il giornale è a cura dell'Associazione Culturale onlus NonSoloContro.
Registrazione n. 2949 del 31/01/2019 rilasciata dal Tribunale di Torino
Direttore responsabile: Nadia Bergamini

Per la pubblicità

ABC Marketing e Comunicazione 
P.I. 124160015

abc.marketing.comunicazione@gmail.com

 Tel.: 3935542895 - 3667072703