Causato dal mancato rinnovo del contratto di lavoro scaduto ormai dal 2019
Spesa a rischio oggi, vigilia di Pasqua, sabato 30 marzo, in molti supermercati e centri commerciali per il mancato rinnovo contrattuale (scaduto nel 2019) per mitigare l'inflazione che sta determinando un calo del redddito di lavoratori e lavoratrici, dopo la rottura totale tra Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs che hanno annunciato l'agitazione e Federdistribuzione che coinvolge oltre 240mila lavoratori dipendenti.
A Torino è previsto, infatti, un presidio unitario delle organizzazioni sindacali all'ipermercato Carrefour di corso Monte Cucco 108 e un altro al supermercato Lidl di via Bologna. Allo sciopero hanno aderito: Metro, Carrefour, Ovs, Esselunga, Zara, Kiko, Conbipel, Conforama, Pam Panorama, Obi, Acqua & Sapone, A&O, Unes, Famila, iN's Mercato, Ikea, Max Mara, Kasanova, Douglas, Brico Center, Marr, Lidl, Arcaplanet, Tecnomat, Upim e Zara.
«Dopo una lunga trattativa, che avrebbe dovuto portare al rinnovo contrattuale - spiegano i sindacati - Federdistribuzione ha irresponsabilmente calato una serie di pretese irrealistiche e finalizzate unicamente a far naufragare la firma del contratto nazionale. Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil sono risolutamente contro all’introduzione di una flessibilità incontrollata e generalizzata; lavoro precario, anche con contratti a termine di durata indeterminata oltre i 24 mesi; l’arretramento su livelli d’inquadramento inferiori del personale, calpestando ogni loro dignità professionale; l‘utilizzo del personale in mansioni promiscue dequalificanti. Inoltre non è stata data nessuna disponibilità alle richieste di parte sindacale di trattare garanzie per lavoratrici e lavoratori in tema 'Appalti e terziarizzazioni' e 'franchising'».





