Il 24 e 25 aprile, in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario della Liberazione, a Rivarossa e Lombardore i veri protagonisti sono stati i più giovani: i ragazzi del CCRR.
Le cerimonie nei due Comuni hanno visto la presentazione di un progetto speciale, realizzato dal consigliere all'Istruzione di Lombardore Matteo Papagni insieme alla baby sindaca Ginevra Ponti. Un progetto che ha saputo emozionare tutti i presenti: un pannello itinerante, già in viaggio tra diversi Comuni della zona, che contiene la toccante lettera scritta dalla piccola Ginevra, simbolo della memoria viva e consapevole delle nuove generazioni.
Durante l'orazione ufficiale, Papagni ha invitato il pubblico a «immaginare di tornare indietro nel tempo», raccontando in modo semplice ma incisivo le privazioni, le sofferenze e il coraggio di chi, durante l’occupazione nazifascista, scelse di combattere per la libertà. Il suo discorso si è concluso con un’immagine intensa: scrivere un’ultima lettera di addio a un amico partigiano, catturato e condannato a morte.
È in questo contesto che è nata la commovente lettera di Ginevra, un messaggio di affetto, coraggio e gratitudine: «Hanno pensato di spezzarti, ma il coraggio non si può uccidere. Noi non ci arrenderemo. Cammineremo sulle strade che tu hai liberato». Parole semplici e profonde che hanno toccato i cuori di tutti i presenti, ricordando che la libertà, conquistata con il sacrificio di molti, è un valore da custodire e trasmettere ogni giorno.
Alle cerimonie hanno preso parte anche i sindaci di Rivarossa Enrico Vallino e di Lombardore Rocco Barbetta, che hanno voluto omaggiare Papa Francesco con un minuto di silenzio e hanno ricordato, nei loro interventi, l’importanza di difendere la democrazia, la pace e la libertà conquistate con fatica.
Una giornata intensa, dove il passato ha incontrato il futuro, e dove il coraggio dei ragazzi di ieri è stato onorato dall’impegno dei ragazzi di oggi.