Una cerimonia per ricordare e commemorare i parà italiani caduti nelle missioni di pace
Al grido «Onore alla Brigata Paracadutisti Folgore!» è iniziata la cerimonia, domenica 17 marzo, davanti al monumento dedicato ai Paracadutisti d’Italia Caduti in Guerra nelle Missioni di Pace.
Dopo l'esecuzione dell'inno nazionale e de Il silenzio, eseguito dalla trombettista della Filarmonica Santa Cecilia di Agliè, il presidente dell'Associazione Paracadustisti del Canavese, Pietro Borghese ha consegnato il "crest" a Renato Garetti, che presiede l'Associazione Nazionale Incursori dell'Esercito per ricordare Gino Cavallini scomparso prematuramente nel febbraio scorso.
L’Associazione Incursori ha poi omaggiato i parà canavesani con un calendario decorativo e un tagliacarte. Presente alla cerimonia di ieri, anche il consigliere Diego Bili, ex parà della brigata Folgore.
L'appuntamento era iniziato sabato 16 marzo, al cimitero di San Giorgio Canavese, per commemorare i Verna «il primo Guido Verna è morto nel 1942 in un incidente aereo - ha spiegato Borghese - .Il nipote, che si chiamava allo stesso modo, è venuto a mancare nel 1977. Aveva deciso d'entrare nell' accademia navale di Livorno ma in un volo d'orientamento, il 3 marzo nel 1977, è precipitato trovando la morte. Hanno avuto tutti e due lo stesso destino».
La compagine ha quindi visitato due aziende lombardoresi: l'Aris, che produce mezzi militari e civili, e la Nimbus specializzata nella costruzione di droni professionali.
Domenica, dopo la breve cerimonia dell’alzabandiera, la delegazione si è recata prima alla cioccolateria Giordano di Leini e, poi, in trattoria per il pranzo.