Anche quest'anno, l’UNAR - Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali di Roma sostiene le Città metropolitane nella promozione di eventi dedicati alla lotta contro il razzismo, in occasione del 21 marzo, Giornata internazionale per l’eliminazione della discriminazione razziale.
La Città metropolitana di Torino partecipa alla XXI Settimana d’Azione contro il Razzismo con il progetto “Un calcio al razzismo”, realizzato in collaborazione con l’associazione sportiva dilettantistica Balon Mundial. L’iniziativa ha lo scopo di promuovere una società più inclusiva attraverso il linguaggio universale dello sport, coinvolgendo giovani e associazioni sportive locali.
Il progetto si sviluppa su tutto il territorio metropolitano, con attività rivolte a giovani tra i 15 e i 25 anni, associazioni sportive, cooperative di accoglienza e centri informativi aderenti al Nodo metropolitano contro le discriminazioni di Torino. L’obiettivo è creare spazi di confronto e sensibilizzazione sulle tematiche del razzismo, promuovendo il rispetto delle differenze e il contrasto alle discriminazioni all’interno dei contesti sportivi.
Torneo multiculturale il 22 marzo a Torino
L'evento culminante del progetto si terrà sabato 22 marzo presso il Centro Sportivo CH4 (via Trofarello, 10) con un torneo di calcio multiculturale. Saranno coinvolti circa 100 giovani di diverse origini culturali e sociali, che si sfideranno in un clima di rispetto e condivisione. Durante il torneo, momenti di testimonianza e sensibilizzazione offriranno ai partecipanti un’occasione di confronto sui temi del razzismo e della discriminazione. La giornata si concluderà con una cerimonia di premiazione e un rinfresco, ulteriore opportunità per favorire il dialogo e la socializzazione tra i partecipanti.
Attraverso questa iniziativa, la Città metropolitana di Torino ribadisce il proprio impegno nella costruzione di una società basata su valori di inclusione, rispetto e solidarietà. Lo sport di squadra, grazie alla sua capacità di unire persone diverse sotto un obiettivo comune, si conferma un potente strumento per abbattere i pregiudizi e promuovere una cultura dell’accoglienza.