Un'immane tragedia che causò la morte di 21 persone: 18 erano bambine e ragazzine tra i 12 e i 17 anni
A cento anni dalla tragedia che causò la morte delle giovanissime operaie - avevano tra i 12 e i 17 anni - della Phos Italiana, la fabbrica di Rocca Canavese, che produceva fiammiferi e fu distrutta da un incendio, il Comune ha ricordato questo terribile fatto dedicando due giornate al ricordo il 15 e 17 marzo. Fu una delle più immani tragedie sul lavoro avvenute in Piemonte nel Novecento.
L'esplosione della fabbrica, causò, infatti, 21 morti tra i quali 18 bambine e ragazze e tre uomini.
Una vicenda che il Comune ha deciso di far "rivivere " alla comunità in occasione del centenario e per la Giornata Internazionale della donna per non dimenticare.
«Dopo la commemorazione il 15 marzo sono seguiti alcuni appuntamenti di riflessione sulla sicurezza e la salute del lavoro - afferma Giorgio Guiot, coordinatore della Fondazione Cantabile, ideatrice della manifestazione - momenti di espressività e di ricordo. L'evento causò moltissime morti e feriti, in massima parte tra bambine e ragazze. Questo a causa dello sfruttamento del lavoro femminile e delle estreme condizioni di povertà di allora. Abbiamo ritenuto importante diffondere questa iniziativa in occasione della ricorrenza dell'8 marzo. In un certo senso, questo fu davvero l'otto marzo italiano».
A questo proposito il Comune di Rocca Canavese, insieme a un gruppo di associazioni e di volontari, ha organizzato un evento per ricordare l’incidente, un convegno sulla sicurezza e sulla salute del lavoro, una messa in suffragio delle vittime messa, una fiaccolata e domenica 17 è stata inaugurata la piazza dedicata alle Vittime del Lavoro e il sentiero del centenario con la piantumazione dell'albero del ricordo e la visita al luogo in cui sorgeva la fabbrica.
E per concluderesono stati presentati i libri "Il Rogo della Bambine" e "Il Quaderno numero 10" pubblicato nel 2023 dell'associazione pompieristica.