Mar, 19 Ago, 2025

Scuola e libertà di pensiero: un dibattito che va oltre le foibe. Energia per Rivarolo si schiera contro ogni forma di censura

Scuola e libertà di pensiero: un dibattito che va oltre le foibe. Energia per Rivarolo si schiera contro ogni forma di censura

«La scuola non è un semplice spazio su cui intervenire passivamente. È un luogo vivo, animato da studenti e docenti che esprimono la propria sensibilità e il proprio pensiero critico. Negli ultimi giorni, il dibattito su un evento scolastico dedicato al tema delle foibe ha portato alla luce una questione ben più ampia: l'autonomia della scuola, la libertà di pensiero e di espressione».

Sulla vicenda dell'incontro che il liceo "Aldo Moro di Rivarolo aveva organizzato per parlare delle foibe, delle vittime, degli esuli e più in generale della situazione del confine orientale italiano nel secondo dopoguerra con il contributo dello storico Eric Gobetti, poi annullato per le numerose polemiche che ne sono scaturite, in particolare dalla Lega, ora dice la sua anche il gruppo "Energia per Rivarolo" schierandosi ovviamente dalla parte della scelta effettuata dall'Istituto superiore rivarolese.

«Non si tratta solo di un evento o di un tema specifico, ma della necessità di garantire agli studenti gli strumenti per sviluppare una capacità critica. La scuola non può essere un luogo in cui le informazioni vengono offerte in modo precostituito e acritico. Deve invece essere uno spazio in cui si insegna ad analizzare, valutare le fonti, esprimere un giudizio e, quando necessario, sospenderlo per approfondire ulteriormente la conoscenza» proseguono e aggiungono «ciò che conta è il rispetto della capacità di discernimento degli studenti, i quali non possono essere considerati facilmente influenzabili o indottrinabili solo per aver assistito a una conferenza. Va ribadito con forza che l’analisi storica non è mai indottrinamento. Al contrario, è un esercizio di libertà intellettuale e di crescita critica. La reazione collettiva in difesa dell’autonomia scolastica e della libertà di espressione rappresenta un segnale positivo di vitalità democratica. Nonostante i ripetuti tentativi di limitare il dibattito, la società civile ha dimostrato di possedere solidi anticorpi contro ogni forma di censura».

Quindi? «Alla fine, saranno proprio gli studenti a offrire la migliore risposta - concludono - Questa vicenda potrà trasformarsi in una grande lezione di educazione civica e di diritto costituzionale, contribuendo a far maturare ulteriormente la loro coscienza critica. Abbiamo piena fiducia in loro e nei loro docenti, certi che sapranno creare il contesto più adatto per difendere il libero pensiero e il libero confronto, valori che non hanno colore politico.  Un ringraziamento speciale va allo storico Eric Gobetti, con l’auspicio che possa incontrare al più presto tutti coloro che desiderano ascoltarlo e confrontarsi con lui su questi temi cruciali».

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