Dom, 28 Apr, 2024

Narcisismo al tempo dei social. "Guardami a tutti i costi". Cosa nasconde chi si sovraespone sulla rete?

Narcisismo al tempo dei social. "Guardami a tutti i costi". Cosa nasconde chi si sovraespone sulla rete?

I social danno un riscontro positivo che può diventare nutrimento per l'autostima, ma per chi è fragile è pericoloso

E' vero, ogni uomo è figlio del proprio tempo ma gli uomini di tutti i tempi sono afflitti dal terrore della solitudine. Ed è così che nascono le dipendenze, tutte le dipendenze: affettive, da sesso, da alcool, droghe e gioco, da cibo, come un tentativo disperato di colmare un vuoto che farebbe troppo male sentire e accogliere.

Cambiano i tempi ma non il meccanismo di base per cui l'uomo grida il proprio malessere in una società, la nostra, in cui si è sempre più soli e rivendica il proprio diritto ad avere un posto, i social sono “l' antidepressivo“ per eccellenza. In vacanza, a cena fuori, da soli o in compagnia postare foto e video è un'esigenza, come se non fossimo mai dove e con chi vorremmo essere. Non importa se truccati, con filtri, l'importante è mettersi in una vetrina per essere visti, guardati, ammirati.

I social sono nati per condividere foto, esperienze, idee e un innato bisogno dell'uomo la cui vita è fatta di relazione, ma sembra che ormai il loro utilizzo sia un urlare al mondo: «guardami, esisto anche io!».
Il mondo social è quindi lo specchio di una realtà in cui bambini e ragazzi non hanno qualcuno di solido con cui identificarsi, qualcuno da ammirare, qualcuno capace e disposto ad accompagnarli nel duro lavoro che è la crescita. Trattati come principini da soddisfare a tutti i costi, ignorati nei loro bisogni, oppure mai abbastanza, sui social trovano qualcuno da seguire: ed ecco perchè gli influencer sono sempre più seguiti e emulati.

La fusione con una figura idealizzata è una difesa per un Sé che si sente piccolo e fragile. L'uso dei social però ci regala solo l'illusione di essere meno soli e visti da qualcuno, ma può essere un mondo molto pericoloso per chi, fragile, si espone tanto per avere visibilità.

Non accade solo a Chiara Ferragni di perdere follower e contratti di lavoro, ma anche al comune adolescente che viene deriso e bullizzato in un circolo vizioso per cui sentirà sempre di valere meno e si allontanerà dal mondo reale.

Se la solitudine fa parte dell'uomo, l'uomo non ha fatto però abbastanza per alleviare questo peso alle generazioni successive. Quante volte abbiamo sentito dire dai nostri nonni o dai nostri genitori: «si stava meglio ai miei tempi?» Come se la generazione precedente non fosse disposta o capace di comprendere quella successiva.

L'augurio per questo nuovo anno è che gli adulti adempiano al loro ruolo: essere una guida e che i nostri giovani possano sentirsi meno soli. 

Se vuoi raccontarmi la tua storia, se anche a te succede di rifugiarti nel mondo social perchè ti senti solo\a, io sono disponibile alla mia mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. o al mio contatto whataspp 327 7651096.

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