Il collasso tracheale nel cane è una patologia moderatamente frequente, che colpisce soprattutto i cani di taglia medio piccola o nana; tra le razze più coinvolte troviamo chihuahua, pinscher, yorkshire, barboncino. Occasionalmente anche cani di dimensione maggiore possono soffrirne.
La trachea è un condotto cilindrico che porta aria dall’esterno verso i polmoni, e viceversa; è formato da anelli cartilaginei robusti, che nel corso di patologia possono diventare via via più morbidi fino a cambiare forma e ad appiattirsi, ostacolando pertanto l’afflusso di aria ai polmoni. È una patologia che mediamente colpisce cani intorno ai 6-7 anni di età, ed è progressiva.
La sintomatologia
Il cane presenterà difficoltà respiratoria, affanno dopo uno sforzo, tosse frequente, tracheiti ricorrenti. Un classico sintomo è il classico “verso d’anatra” che talvolta si sente in queste situazioni, una tosse molto particolare. La causa alla base della patologia non è ben determinata, ma pare ci sia una modificazione della composizione della cartilagine, che diviene appunto più molle e meno robusta. Pare ci sia anche un coinvolgimento genetico.
La diagnosi
Per la diagnosi è importante la visita clinica e lo studio radiografico, in modo da poter dare la più adeguata terapia medica; fondamentale l’indagine endoscopica effettuata in anestesia generale. La terapia può anche essere chirurgica nei casi più gravi.
Se un cane è affetto da collasso tracheale dovrà evitare le situazioni stressanti, luoghi troppo caldi e inoltre evitare sforzi fisici ed esercizio intenso. In caso di crisi respiratoria, evento comune nei soggetti affetti da patologia, è fondamentale instaurare terapia il prima possibile, trattandosi di una vera e propria emergenza.