Dom, 5 Mag, 2024

Sequestro corneale, una patologia dolorosa che colpisce soprattutto i gatti brachicefalici

Sequestro corneale, una patologia dolorosa che colpisce soprattutto i gatti brachicefalici

Va rimosso chirurgicamente per evitare che si ingrandisca fino a interessare una vasta porzione della cornea

Il sequestro corneale (Nigrum o mummificazione corneale) è una forma di degenerazione corneale tipica della specie felina a cui le razze brachicefaliche come Persiano, Esotico, British Shorthair sono maggiormente predisposte.

Si presenta inizialmente come un alone brunastro che nel tempo acquista l’aspetto di una “crosta nera”. In alcuni casi appare come una “lente a contatto scura” senza alcuna reazione locale, in altri è associato ad una intensa reazione vascolare circostante ed edema. Di solito è una patologia dolorosa: il gatto tiene l’occhio sempre chiuso (blefarospasmo) o comunque meno aperto dell’altro, soprattutto alla luce del sole, lacrima molto e spesso si strofina con la zampa (con il rischio di causare un’ infezione batterica secondaria).

Più frequentemente il sequestro è monolaterale anche se non è da escludere la presenza di sequestri bilaterali, simultanei o in tempi diversi.

È solitamente la conseguenza di erosioni e ulcere corneali croniche di diversa origine. Per questo motivo, un gatto con cheratite ulcerativa che non guarisca dopo 5-7 giorni di terapia, andrebbe riferito ad un oculista veterinario per una precisa diagnosi. Il fine è quello di ottenere la guarigione della lesione nel più breve tempo possibile. Nelle razze brachicefaliche il nigrum è comunemente localizzato nella porzione centrale (assiale), maggiormente esposta, ed in quella nasale, a contatto con la porzione di palpebra “girata” a causa dell’entropion mediale (tipico della conformazione del loro cranio).

Il nigrum è un “corpo estraneo” per la cornea stessa, di cui rappresenta un’ area ormai degenerata. Può capitare che nel tempo venga espulso “spontaneamente”, ma ciò può richiedere mesi (talvolta di sofferenza), mentre più spesso rimane in sede espandendosi sulla superficie corneale o in profondità, ponendo la cornea a rischio di perforazione.

La terapia chirurgica è quindi la terapia di scelta. Esistono varie tecniche, da decidere in base alle caratteristiche di ciascun nigrum ed alla preferenza del chirurgo. Comune a tutte è l’asportazione tramite una cheratectomia eventualmente associata a trasposizone corneocongiuntivale, applicazione di collagene per uso oftalmico, sottilissimo flap peduncolato di congiuntiva o applicazione di membrana amniotica.

Schedina Fontana

 

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