Nel mondo parallelo di Lucio Corsi, anche un compleanno diventa un atto d’arte. E quando a compiere gli anni è Francis Delacroix – al secolo Francesco Cerutti – l’evento si trasforma in un rito visionario, un piccolo film in technicolor girato dal vivo, senza copione e con l’anima.
Francis non è solo un nome nell’agenda del cantautore maremmano: è un simbolo, un personaggio reale e mitologico, una figura d’amicizia e ispirazione. Corsi gli ha persino dedicato una canzone – Francis Delacroix – rendendolo icona cult del suo immaginario. Un omaggio raro, che parla di legami autentici e di quella speciale alchimia tra affinità creativa e affetto profondo.
Il compleanno di Francis, festeggiato proprio in questi giorni, non poteva che essere celebrato secondo le regole non scritte del mondo corsiano: torta sospesa (quasi letteralmente), bottiglie stappate con rituale precisione, candele dalla forma improbabile che sembravano uscite da un cartone animato vintage. Un’atmosfera a metà tra sogno lisergico e poesia visiva, in cui nulla è casuale ma tutto è spontaneo.
A fare da cornice, una compagnia di amici e artisti raccolta intorno a una scenografia fatta di dettagli grotteschi e bellezza rétro: un mix inconfondibile di colori saturi, musica soffusa e momenti sospesi, come in un film di Fellini rivisitato da David Bowie.
Nato a Volpiano nel 1995, Francis Delacroix è fotografo, artista e spirito libero. Il suo sguardo ha attraversato moda, musica e arte con quella rara capacità di abitare il confine tra ciò che è reale e ciò che sembra immaginato. Le sue immagini e la sua presenza scenica hanno ispirato – e continuano a ispirare – l’estetica di Corsi, contribuendo a costruire un universo in cui il quotidiano diventa meraviglia.
Accanto a lui, durante la festa, anche Tommaso Ottomano – regista, produttore musicale e co-architetto del mondo di Corsi. Con i suoi videoclip ha dato forma visiva alle canzoni che hanno segnato l’ascesa del cantautore, da Godzilla a Volevo essere un duro. Tommaso, Lucio e Francis non sono solo collaboratori: sono un trio di visioni affini, di anime che si riconoscono e si alimentano a vicenda, spostando ogni volta un po’ più in là il confine dell’immaginazione.
La festa per Francis è stata molto più di un compleanno: è stata una dichiarazione d’intenti artistica, un inno all’amicizia che sa reinventarsi come arte. In un mondo sempre più grigio e prevedibile, Corsi e i suoi compagni di visione continuano a creare spazi in cui la fantasia non è evasione, ma resistenza. E dove anche una candelina accesa può diventare un gesto di bellezza surreale.