Mar, 19 Ago, 2025

Marco Falco lancia “Revolution” e rifiuta Spotify: quando la musica è anche un atto politico contro la guerra

Marco Falco lancia “Revolution” e rifiuta Spotify: quando la musica è anche un atto politico contro la guerra

Una scintilla che nasce nel silenzio, lontano dai palchi affollati e dal frastuono mediatico, ma capace di illuminare. Così prende forma Revolution, il nuovo brano di Marco Falco, disponibile dall’8 agosto. Un inno alla consapevolezza e alla coerenza, prima ancora che una canzone.

Falco sceglie di partire da un gesto forte: Revolution non sarà su Spotify. Una decisione motivata dal rifiuto di sostenere piattaforme che, secondo l’artista, destinano parte dei profitti a investimenti bellici. Una presa di posizione che rende il progetto rivoluzionario già nella sua diffusione.

«La vera battaglia non si combatte con le armi, ma con la mente e con il cuore» afferma Falco, sintetizzando il senso di un brano che invita a pensare con la propria testa e a diffidare delle narrative imposte, siano esse politiche, religiose o mediatiche. Nessuno slogan, nessuno schieramento: Revolution è un invito alla rivoluzione interiore, quotidiana, personale.

Musicalmente, il pezzo è un reggae solido e spoglio, costruito su chitarre robuste e una ritmica incalzante. La voce, diretta e priva di fronzoli, porta il messaggio in primo piano. Niente artifici di produzione: la scelta è lasciare spazio al significato, evitando la ricerca della “hit” a favore di una testimonianza sincera.

Falco non alza la voce, ma parla chiaro, trasformando Revolution in un atto artistico e politico insieme. Un brano che non cerca di intrattenere soltanto, ma di smuovere coscienze. 

Un percorso di musica e coerenza

Chitarrista dall’infanzia, Falco inizia a 8 anni lo studio della chitarra classica, spinto dal padre. Negli anni ’90 scrive i suoi primi brani e partecipa a concorsi musicali, portando avanti la passione parallelamente alla vita lavorativa. Nel 2005 abbandona il posto fisso per vivere di musica, esibendosi come voce e chitarra nel settore turistico in Italia e all’estero. Oggi torna alla dimensione cantautorale senza rincorrere il successo, ma per puro amore dell’arte. «Il successo è aver trasformato una passione in un lavoro» afferma.

Revolution è distribuito e promosso da Artisti Online, etichetta indipendente attiva dal 2010 nel panorama indie pop rock italiano.

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