Gio, 28 Mar, 2024

Arbusti da fiore: mansionario autunnale per mantenere in salute le vostre piante

Arbusti da fiore: mansionario autunnale per mantenere in salute le vostre piante

Rose, hydrangee, spiraea, philadelphus, i lavori necessari da effettuare

Sono molteplici i lavori da fare in questo periodo, ci daranno i migliori risultati la prossima primavera.

Si riferiscono soprattutto agli arbusti da fiore, rose, hydrangee, spiraea, philadelphus. Vanno tolte le parti secche e troppo aeree che con la neve potrebbero piegarsi e rompersi. Per quanto riguarda le rose e le hydrangee la potatura drastica va fatta in primavera, un taglio fresco potrebbe far soffrire la pianta durante l'abbassamento delle temperature. I fiori delle hydrangee vanno tagliati in primavera sotto il fiore, va abbassato più drasticamente il ramo senza fiore per favorire la fioritura.

rosa giadino

Le rose  fiori più diffusi al mondo

Le rose  in inverno richiedono alcune attenzioni, affinché nella prossima primavera ritornino a fiorire in modo abbondante. Le  rose sono i fiori più diffusi e selezionati di tutto il mondo. Ne esistono centinaia di specie, dalle forme, dimensione e colori più disparati. Sono piante che amano stare all’aria aperta e crescono bene sia in pieno sole sia in penombra, adattandosi a qualsiasi clima compreso il gelo invernale, purché la temperatura non scenda sotto i -10° C. Le piante in vaso sono più delicate, perciò quando il clima è molto rigido è bene collocarle in un angolo riparato e possibilmente soleggiato. Per proteggere la pianta dai primi freddi è importante pacciamare il terreno con foglie secche e pezzi di corteccia,  in modo da creare uno strato sopra il terriccio che tenga al
caldo le radici.

Durante l’inverno la rosa entra in riposo vegetativo, perdendo foglie e fiori. Le rose appassite vanno eliminate per dare vigore ai boccioli che stanno per aprirsi; anche lefoglie molto danneggiate o malate vanno asportate. Nel tardo autunno conviene accorciare i rami molto lunghi per evitare che si spezzino sotto il peso della neve e per favorire lo sviluppo di nuove gemme primaverili.

La fine dell’autunno è anche il momento adatto per praticare un trattamento antifungino alla pianta, per evitare che in primavera contragga malattie o muffe.
La rosa va bagnata con un prodotto a base di ossicloruro di rame disciolto in acqua, da nebulizzare anche sul fogliame. È poi importante eseguire una concimazione con un fertilizzante ricco di Azoto, Potassio e Magnesio che assicurano uno sviluppo costante della pianta e una produzione abbondante di fiori. La concimazione deve avvenire verso novembre-dicembre, da incorporare nel terreno prima dell’annaffiatura. Le bagnature devono essere regolari affinché il terreno non asciughi mai del tutto, tuttavia durante l’inverno è bene irrigare solo una volta la mese.

rosa canina arbusto

I cinorroidi preziosi per il nostro organismo

In questo periodo su alcuni arbusti, soprattutto di rosa canina compaiono dei frutti, sono i cinorrodi e sono preziosi per il nostro organismo ma anche molto
decorativi. I cinorrodi (erroneamente detti anche cinorridi) sono i falsi frutti delle rose. Derivano infatti dall’ingrossamento del ricettacolo e contengono i veri frutti, ovvero gli acheni. Esistono differenti tipi di cinorrodi, a seconda della specie di rosa, ma i più utilizzati sono quelli della rosa canina. Questi falsi frutti della rosa canina vanno raccolti nei mesi autunnali, fra ottobre e dicembre, ma il mese migliore per la raccolta è novembre.

Marmellata di rosa canina

Con i cinorrodi della  rosa canina, molto ricchi di vitamina C, si prepara una confettura. Sempre con i cinorrodi della rosa canina , si possono preparare infusi con acqua bollente, popolarmente indicati a sollievo del raffreddore nonché un piacevole liquore ottenuto dopo infusione per un mese circa dei cinorrodi con alcool alimentare, zucchero e acqua.

Attenzione anche al colletto

Si definisce colletto di una pianta la zona di passaggio fra il fusto e la radice; è collocato alla base del fusto, in genere a livello del terreno. I microrganismi
fungini colpiscono gli organi sotterranei della pianta (radici e bulbi) e le prime sezioni del fusto a livello del terreno (zona del colletto). L’infezione si manifesta con maculature sparse e l’annerimento delle zone basali, che si ricoprono di un micelio biancastro. Sugli organi legnosi si evidenziano decolorazioni della corteccia con successivo marciume. Nelle tuniche dei bulbi compaiono aree brunastre necrotiche che si ricoprono di muffa biancastra. La malattia è favorita dalla presenza di ferite, da terreno umido e scarse condizioni igieniche.

Le giovani piantine, colpite dal marciume, improvvisamente collassano, assumono una posizione sdraiata sul terreno e muoiono. Nelle piante adulte colpisce le radici che, infettate, provocano inizialmente un deperimento, a cui fa seguito l’ingiallimento delle foglie, la loro caduta e infine il disseccamento della pianta. Prima dell'inverno provvedere alla pulizia sotto i cespugli, soprattutto dalle foglie, se necessario fare trattamenti al terreno con prodotti specifici, e altrettanto alle foglie se sono visibili caratteristici morsi.

e pestcontrol oziorrinco 3

Pericolo oziorrinco 

L’oziorrinco  è un insetto con una dieta vegetale molto variegata. Tra le piante a lui preferite troviamo un gran numero di piante e frutti ornamentali, specialmente quelli coltivati in contenitori. Gli insetti adulti si nutrono prevalentemente delle foglie, mentre le larve si cibano delle radici.

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