Gio, 25 Apr, 2024

Castello di Parella incastonato tra colline e vigneti di Erbaluce. Rimaneggiato in clima rinascimentale

Castello di Parella incastonato tra colline e vigneti di Erbaluce. Rimaneggiato in clima rinascimentale

E' circondato da un agri parco di 90mila metri quadrati, visibile anche il vivaio disegnato da Porcinai

 

Dopo tanti mesi trascorsi, causa emergenza sanitaria tra i confini del proprio Comune di residenza, questa settimana, ora che è possibile, vi portiamo in gita e precisamente a Parella, un piccolo paese del Canavese, a circa 50 chilometri da Torino.

Cosa ci sarà mai da vedere in un posto così vi chiederete? Molto più di quello che immaginate. 

Tanto per cominciare un castello concepito in pieno clima rinascimentale - come tutti i bogia nen sanno il Rinascimento non ha lasciato grandi tracce in una Torino dove è quasi onnipresente il Barocco - con quattro ali e un ciclo di apprezzabili affreschi del '600. Castello appartenuto alla storica famiglia  dei San Martino fino ai primi anni dell’800 per poi arrivare all’acquisto da parte di Manitalidea nel 2011, dopo svariati passaggi di proprietà e periodi di abbandono.

castello parella

Il castello, incastonato tra le colline canavesane e i vigneti di Erbaluce, è uno dei più belli del Canavese tra fontane, affreschi, luce, colori, biodiversità, sostenibilità, che caratterizzano nell’insieme, questa fortezza con più di mille anni di storia.
 
Un castello con tante trasformazioni
 
Inizialmente ricetto, poi casa-forte di sbarramento per riscuotere il pedaggio in periodo medievale, è, tuttavia, in epoca rinascimentale che ha subito la trasformazione più imponente ad opera di Alessio I della casata San Martino di Parella, diventando “casa di delizie” e si è arricchito di elementi a testimonianza del prestigio della famiglia, pur mantenendo gli elementi originari come torri e ponti levatoi.
 
castello parella2
 
La rinascita dopo anni di abbandono
 
A lungo abbandonato a se stesso, oggi grazie ad un’incredibile intervento di restauro, offre la possibilità di visitare i suoi maestosi interni, tra cui i bellissimi affreschi, rara testimonianza del gusto raffinato di Margherita Villa, prima moglie del reggente Alessio II.
 
Ma non solo: è anche possibile godersi 90mila metri quadrati di un Agri Parco. Una vera e propria oasi fatta di orti, di frutteti, di un vigneto storico, di un bosco di bambù, il Bambuseto e persino di un biolago. E, nell’area adiacente al castello, un vivaio impiantato negli anni '50 del secolo scorso da Adriano Olivetti e progettato dall’architetto del paesaggio, Pietro Porcinai.
 
Un luogo, insomma, da non perdere.
 
Visite guidate e tour del castello  sono possibili il sabato e la domenica. Per Info e prenotazioni: 0125/19371 - www.vistaterra.it 
 

 

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