Sab, 6 Dic, 2025

Torino

Piemonte, via libera al DDL 107 sulle case popolari: scontro politico e timori sociali sulla “valorizzazione” degli alloggi ERP

Piemonte, via libera al DDL 107 sulle case popolari: scontro politico e timori sociali sulla “valorizzazione” degli alloggi ERP

Il Consiglio regionale del Piemonte ha approvato il DDL 107 sull’edilizia residenziale pubblica, scatenando un duro confronto tra maggioranza e opposizioni. La riforma, presentata dall’assessore Maurizio Marrone e difesa da Fratelli d’Italia, introduce la possibilità di destinare temporaneamente una quota di alloggi non assegnabili — e in parte anche già assegnabili — a progetti di valorizzazione per generare risorse destinate a manutenzioni e recuperi.

Le opposizioni: “A rischio centinaia di alloggi assegnabili, colpiti i più fragili”

Le consigliere Alice Ravinale, Valentina Cera e Giulia Marro  di AVS denunciano che la legge potrebbe ridurre concretamente la disponibilità di case popolari per chi è in graduatoria. A Torino, dove gli alloggi in manutenzione sono circa 2.000, fino a 400 unità già pronte potrebbero essere destinate a usi diversi: «Si sottraggono case a chi ne ha diritto, mentre l’ATC — controllata dalla maggioranza — decide in autonomia».

Nadia Conticelli (PD) avverte il rischio di "criminalizzare la povertà”, denunciando l’assenza di criteri chiari e la possibile apertura ai privati: «Senza investimenti strutturali e accompagnamento sociale non si crea mix sociale, si aumenta il disagio».

Vittoria Nallo (SUE) parla di riforma “scollegata dalla realtà”: «Non risponde ai nuovi poveri, ai lavoratori con redditi bassi, ai giovani precari, agli anziani con pensioni minime». Anche il PD, con la capogruppo Gianna Pentenero, vota contro: «Serve un vero piano casa, non una sperimentazione a lungo termine con 5.000 alloggi oggi inutilizzati».

La maggioranza: “Più alloggi disponibili e nessun costo per la Regione”

Per la relatrice Alessandra Binzoni (FdI), il DDL 107 “rigenera il patrimonio edilizio pubblico senza snaturarlo”: «Trasformiamo immobili inattivi in investimenti sociali. Ogni euro generato finanzierà manutenzioni e nuove assegnazioni». Binzoni sottolinea che il CAL ha espresso parere favorevole e che le misure adottate con ATC hanno già portato a un +80% di alloggi assegnabili a Torino.

La maggioranza rivendica inoltre che la legge aiuterà a contrastare le occupazioni abusive e favorirà anche categorie temporaneamente residenti in Piemonte, come docenti, sanitari e forze dell’ordine, contribuendo a un mix sociale più equilibrato.

Una riforma che divide: al centro l’emergenza abitativa

Lo scontro sul DDL 107 evidenzia una frattura politica netta: per l’opposizione, la riforma riduce l’offerta pubblica e rischia di penalizzare chi attende una casa. Per la maggioranza, è uno strumento per aumentare gli alloggi disponibili, reperire risorse e sbloccare immobili fermi da anni.

Sul fondo resta l’emergenza abitativa piemontese: migliaia di famiglie in lista d’attesa e un patrimonio pubblico con 5.000 alloggi non assegnabili. La battaglia politica è destinata a proseguire, mentre le associazioni e i territori attendono risposte concrete.

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