Reusable Packaging Revolution. A Torino, nei supermercati Crai, la sperimentazione con i contenitori portati da casa
Parola d'ordine: riduzione degli imballaggi per uno stile di vita e di vendita più green.
Ad inizio aprile vi avevamo raccontato di un progetto - Reusable Packaging Revolution - che a Torino su iniziativa di Mercato circolare srl, Università e Aarhus University, in collaborazione con Around e Codè Crai Ovest iniziava una sperimentazione in alcuni siupermercati Crai della città. Sperimentazione che consiste nella collocazione in contenitori riutilizzabili dei prodotti da banco. In sostanza il cliente riceve un contenitore in cui vengono collocati salumi, carne, prodotti gastronomici, eccetera, se lo porta a casa, ma una volta utilizzato non lo butta, lo riporta al punto vendita dove viene sterilizzato e nuovamente utilizzato.
Ed ora questo innovativo e senza ombra di dubbio ambientale progetto fa un ulteriore passo avanti: il contenitore lo porta direttamente da casa il cliente. Da questa settimana un gruppo pilota di 50 persone sta utilizzando i propri contenitori riutilizzabili nei Crai di via Nizza e via Gioberti e i contenitori riutilizzabili Around, e grazie al coinvolgimento della Circoscrizione 1 di Torino, i contenitori da casa saranno utilizzati anche in alcuni banchi del mercato della Crocetta e in alcuni negozi di prossimità, in via di definizione in questi giorni.
La sfida
L’obiettivo è evidente: ridurre l'utilizzo della plastica monouso degli imballaggi attraverso azioni che intervengono sulla GDO e su diversi segmenti della cittadinanza. La sfida è promuovere un cambio di prassi e di comportamenti verso uno stile di vendita, di governance e di vita più sostenibile e green.
«Questa sperimentazione è una delle prime in Italia, una bella opportunità per Torino – racconta Nadia Lambiase, Ceo e fondatrice di Mercato Circolare –. La speranza è che insieme alle altre in atto, possa contribuire a rendere queste esperienze delle prassi consolidate a livello nazionale. Il nostro ruolo all’interno del progetto, in linea con la nostra missione, è quello di essere una piattaforma abilitante e di connessione tra diversi soggetti: la GDO, il commercio di prossimità, l’amministrazione, la cittadinanza, gli attori della società civile e l'università. La sfida è riuscire a cambiare le abitudini. Per riuscirci servirà tempo e la partecipazione di tutti gli attori coinvolti».
Insieme a CRAI, sono stati individuati tre punti vendita a Torino, in cui saranno testate, fino alla fine di giugno, le due strategie di riduzione degli imballaggi «abbiamo da subito scelto di aderire al progetto per favorire un nuovo modo di fare la spesa, più attento e consapevole nei confronti dell’ambiente - dichiara Michele Poliseno, presidente di Codè Crai Ovest – Da sempre promuoviamo, all’interno dei nostri punti vendita, iniziativeper la salvaguardia ambientale: dalla diminuzione della plastica alla riduzione dei consumi energetici. L’introduzione dei contenitori riutilizzabili ai banchi al taglio aggiunge un nuovo tassello al percorso. La forza dell’insegna Crai è la prossimità, la vicinanza alle persone. Speriamo, con questo progetto, di contribuire a diffondere una sempre maggiore consapevolezza ambientale, diminuendo quanto più possibile gli spechi e la produzione di rifiuti non necessari».