La montagna può trasformarsi in un ponte tra culture e amicizia senza confini. È iniziata ieri mattina, martedì 5 agosto, l'avventura che vede protagonisti 30 escursionisti del CAI di Volpiano e 10 di Castries, la cittadina francese gemellata con la porta del Canavese. Un legame che, dal 2013, si rinnova ogni anno tra sentieri e rifugi delle montagne italiane e non solo, interrotto solo nel 2020 dall’emergenza Covid-19.
Il folto gruppo è stato accolto in municipio dal sindaco Giovanni Panichelli, prima di partire alla volta di Arp, sopra Brusson, sulle Alpi valdostane che fino a venerdì sarà il campo base per le escursioni da rifugio a rifugio fino alla conclusione con la visita al Forte di Bard, il monumentale complesso militare fatto edificare nel XIX secolo da casa Savoia. Qui, tra panorami spettacolari e aria di alta quota, italiani e francesi rafforzeranno ancora una volta di più un’amicizia costruita passo dopo passo.
Questa iniziativa porta la firma di Franco Rolando, storico presidente del CAI Volpiano fino a marzo scorso, che con orgoglio racconta: «In dodici anni questa esperienza è cresciuta tantissimo. Siamo felici di aver costruito un legame così forte con Castries, che si inserisce all'interno del gemellaggio tra le nostre due cittadine, e di vedere come il nostro gruppo si sia rinnovato».
Proprio il rinnovamento è uno dei motivi di soddisfazione per Rolando: oggi il testimone è passato al nuovo presidente Lorenzo Vigna, giovane appassionato di montagna, e tra i soci del CAI figurano già 20 ragazzi, segno di un’associazione capace di guardare al futuro.
Settimana dopo settimana, passo dopo passo, il CAI Volpiano continua a essere un punto di riferimento per chi ama la montagna non solo come sfida sportiva, ma come luogo di amicizia, natura e condivisione.