Lun, 2 Giu, 2025

Nel nome di Pavarotti: a Leinì, il suono della memoria si fa musica tra emozioni, applausi e ricordi

Era seduta in prima fila. Poi è salita sul palco. Sobria, elegante, emozionata ma composta. Nicoletta Mantovani, moglie del Maestro Pavarotti, scomparso nel 2007, ha raccontato i momenti più intimi vissuti con suo marito. Ha ricordato le lunghe conversazioni prima di dormire, quando, nel letto, parlavano a cuore aperto. Una sera, lui le disse: «Nei momenti difficili devi cercare le persone vere. Ed ioha proseguito nel silenzio di quel teatro dedicato a luia Leinì ho trovato persone vere»Scrosciante l’applauso in sala. Avete presente le “cosiddette standing ovation”? Ecco, ci siamo andati molto vicini.

Siamo a Leinì, in una serata speciale, quella dedicata al novantesimo compleanno del tenore Luciano Pavarotti che ha portato l’Italia nel mondo. Un concetto ribadito da tutti i relatori saliti sul palco in rappresentanza del Comune: il sindaco Luca Torella, l’assessore alla Cultura Luca Conforti, e soprattutto Gabriella Leone, oggi presidente del Consiglio Comunale, era sindaca nel 2017, quando decise di trasformare uno spazio pubblico in un teatro e, soprattutto, di intitolarlo a Pavarotti.

Gioia, emozione, tanta emozione nel ripercorrere il lavoro svolto fino ad arrivare a questa serata: sabato 10 maggio, quando nello spazio culturale della città si è tenuto il recital “Pavarotti Forever – 90 anni di emozioni”.
Un evento da tutto esaurito, una grande occasione per il pubblico presente e un importante riconoscimento per Leinì, che ha ospitato la prima tappa del recital dedicato al novantesimo anniversario del Maestro. Un viaggio musicale che toccherà varie città italiane e culminerà a settembre nella suggestiva e maestosa Arena di Verona.

«La serata – ha spiegato Gabriella Leone – nasce dalla volontà di continuare la collaborazione tra il Teatro di Leinì e la Fondazione Pavarotti di Modena, una sinergia iniziata nel 2017, con l’intitolazione del teatro al Maestro e con l’assenso di Nicoletta Mantovani, presidente della Fondazione Pavarotti».

Protagonisti della serata, artisti d’eccellenza della musica lirica, accompagnati al pianoforte dal Maestro Paolo Andreoli. Sul palco si sono alternati: Iolanda Massimo, Maria Francesca Rossi, Giuseppe Michelangelo Infantino ed Emanuele Pellegrini. Le celebri opere di Verdi, Rossini e Puccini hanno invaso di armonia il teatro, riscaldando il pubblico, che alla fine della serata ha chiesto il bis... e poi ancora un altro.

«È stato davvero un grande onore – ha concluso Leone – poter inserire un piccolo teatro di provincia all’interno delle celebrazioni ufficiali per i 90 anni dalla nascita del Maestro Pavarotti».

L’evento ha ricevuto anche il contributo della Città Metropolitana di Torino, ma il contributo più grande è stato quello del pubblico. Un teatro gremito, con almeno tre generazioni in piedi ad applaudire o in religioso silenzio ad ascoltare.
Un momento che ha dimostrato quanto la musica – e in particolare quella del Maestro Pavarotti – possa unire mondi ed età diverse.

Tutto questo è accaduto a Leinì. Si potrebbe dire: è la musica. E' bellezza.

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