Lun, 9 Dic, 2024

«Essere cuori ospitali e far sì che ci sia unione e comunità». L'esortazione di Monsignor Repole alla patronale di Altessano

Comunità, giovani e oratorio sono gli elementi che compongono la Festa di San Marchese e Lorenzo di Altessano Venaria, celebrata con un ricco programma tra venerdì 17 e domenica 19 maggio.

Per la prima volta è stata ospite Agnese Moro per parlare della giustizia riparativa attraverso le parole della sua ultima opera “Il libro dell’incontro. Vittime e responsabili della lotta armata a confronto”. Un tema quello del perdono che è anche fil rouge della festa che si è dipanata anche attraverso tornei dedicati ai giovani e anche agli over 40 come la prima edizione della "Altessano's Cup" di calcio a 5, vinta dalla formazione dell’Avis con 8 punti; seconda San Lorenzo con 6; terza San Francesco con 5; Santa Maria è quarta con 3 punti e ultima la Croce Verde con due punti.

Altro appuntamento tradizionale è stato il  "Palio dei Mangia Coussot" vinto da San Rocco che ha superato, nell’ordine, San Lorenzo, San Marchese e Santa Gianna.

E ieri, domenica 19 maggio,  il “clou” della festa è stato la celebrazione religiosa in onore dei santi patroni di Altessano, officiata dall’arcivescovo monsignor Roberto Repole che ha invitato tutti a essere una comunità aperta «bisogna essere cuori ospitali, lasciar cadere le invidie, le gelosie e far sì che ci sia unione e comunità» queste alcune delle sue esortazioni ai fedeli durante la celebrazione in piazza Cavour sotto gli archi della chiesa di San Lorenzo Martire.

La funzione religiosa si è poi conclusa con la processione per le vie del quartiere con l’accompagnamento del Corpo Musicale Giuseppe Verdi di Venaria e la partecipazione della Pia Società di San Marchese, della Pro Loco e del Gruppo Storico Conti di Cremieu. Presenti anche i sindaci di Venaria e Castronovo di Sicilia, Fabio Giulivi e Vitale Gattuso, e una rappresentanza delle rispettive Amministrazioni.

Inoltre, in questa occasione, per i genitori e i bambini della scuola Barolo che hanno accolto l'Arcivescovo di Torino è stato un momento di condivisione e progettazione per il futuro della scuola e la parrocchia «al Vescovo, che con grande cordialità ci ha ricevuto a fine celebrazione e processione, abbiamo espresso e confermato la volontà di fare la nostra parte nella costruzione di una comunità educante che si rinnova e cresce con nuovi ambiziosi progetti ed avvincenti sfide. pensiamo la scuola Barolo e la parrocchia San Lorenzo come perni essenziali della comunità, per un distretto sociale» ha spiegato Pino Capogna membro e presidente dell’associazione Amici della Barolo.

La festa riprenderà venerdì 24 maggio alle 21 nel salone Don Mosso con la conferenza "Martiri per una città nuova", con l’associazione Don Bernardi e Don Ghibaudo, mentre sabato 25, presso la cappella di San Marchese, a partire dalle 17,  si terrà la terza edizione della gara podistica non competitiva "StraAltessano" e, a seguire, alle 21 in oratorio il concerto "CoverFest" con i Quadrato AtomicoDomenica 26 maggio alle 10,30 verrà celebrata la messa in ringraziamento per gli anniversari di matrimonio, seguita dal pranzo in oratorio.

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