Dom, 21 Dic, 2025

Il maresciallo Salvatore Liuni nominato Cavaliere della Repubblica per il suo servizio allo Stato e alla comunità

C’è chi sceglie una divisa per vocazione, spinto da un profondo senso di giustizia e da un amore autentico per la legalità. C’è chi, giorno dopo giorno, diventa un punto di riferimento silenzioso per la propria comunità, senza clamore, con umiltà e sacrificio.

È la storia del Maresciallo Maggiore Salvatore Liuni, classe 1979, al quale mercoledì 17 dicembre è stato conferito il titolo di Cavaliere della Repubblica Italiana, uno dei più alti riconoscimenti dello Stato a chi si distingue per il servizio reso al Paese.

In una città come Venaria Reale, poco meno di 28 mila abitanti, il ruolo di un carabiniere non si limita al presidio del territorio: significa ascolto, attenzione costante, presenza discreta ma determinante. Significa essere un volto conosciuto, una garanzia di legalità, spesso anche in silenzio. Ed è proprio questo lo stile che ha contraddistinto l’operato di Liuni, oggi comandante della Stazione dei Carabinieri di via Dante, presidio fondamentale per la sicurezza cittadina.

La sua carriera nell’Arma inizia nel 1999, con il giuramento alla Caserma Cernaia, sede del Comando Scuola Allievi Carabinieri di Torino. Da lì i primi incarichi operativi e il ruolo di comandante di squadra, fino al trasferimento in Sicilia e a Caserta, negli anni delicati delle operazioni militari dei “Vespri Siciliani”, la risposta dello Stato al contrasto della criminalità mafiosa.

Negli anni successivi approda a Reggio Calabria, dove diventa istruttore, per poi proseguire il suo percorso professionale a Moncalieri e successivamente a Milano, assumendo l’incarico di Comandante di Squadra della Compagnia di Intervento Operativo (Cio). Un’esperienza intensa, maturata sul campo, che nel 2008 lo porta a entrare a far parte della Compagnia di Venaria Reale.

Dal 2020, la passione per il suo lavoro lo conduce a un nuovo, importante incarico: la guida della Stazione dei Carabinieri di via Dante, raccogliendo il testimone dal maresciallo Giulio Casula. Da allora, Liuni diventa una figura centrale per la comunità, punto di riferimento per cittadini e istituzioni.

La cerimonia ufficiale di conferimento dell’onorificenza si è svolta nell’Aula magna della Scuola dell’Esercito di Torino, alla presenza del prefetto Donato Cafagna, degli assessori regionali Maurizio Marrone e Andrea Tronzano, e del sindaco di Venaria Reale Fabio Giulivi, che ha voluto ringraziarlo pubblicamente per il servizio onorato e costante svolto sul territorio.

Alla domanda su cosa lo abbia legato così profondamente all’Arma, la risposta di Liuni è semplice e carica di emozione:
«La passione mi ha fatto arrivare fino a qui».

Un riconoscimento accolto con grande affetto anche dalla cittadinanza: numerosi i messaggi di congratulazioni arrivati via social, mentre in serata il maresciallo ha ricevuto un caloroso abbraccio dalla comunità al Teatro Concordia, in occasione delle Nozze d’Oro, evento durante il quale il presidente della Regione Piemonte Alberto Cirio gli ha rivolto parole di sincero ringraziamento per il lavoro svolto a tutela della legalità.

Un riconoscimento che non celebra solo una carriera, ma una scelta di vita: quella di servire lo Stato con dedizione, lealtà e passione, mettendo ogni giorno la divisa al servizio delle persone.

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