Dom, 28 Apr, 2024

Sindrome della morte in culla. Colpisce i bambini tra 1 mese e un 1 anno di età. Comportamenti e fattori di rischio

Sindrome della morte in culla. Colpisce i bambini tra 1 mese e un 1 anno di età. Comportamenti e fattori di rischio

Istruzioni per i neogenitori dopo la tragica morte di un neonato a Crescentino

Dopo la terribile notizia di un neonato di 5 mesi trovato ieri,  domenica 23 aprile, morto in culla a Crescentino nel vercellese, è utile sottolineare quali comportamenti si possono adottare per limitare il rischio.

Si tratta della sindrome della morte improvvisa del lattante (Sudden Infant Death Syndrome, SIDS), conosciuta anche come “morte in culla” (Crib death) e consiste in un decesso improvviso di un bambino di età compresa tra un mese ed un anno, con un picco tra i 2 ed i 4 mesi di età.

Sebbene le cause non siano sempre note, ecco cosa possono fare i genitori con i propri cuccioli:

-  il bambino deve essere messo a dormire in posizione supina (a pancia in su) sin dai primi giorni di vita

-  il bambino dovrebbe dormire nella stanza dei genitori, vicino al loro letto, ma su una superficie separata (culla o lettino)

- la temperatura dell’ambiente dove dorme il bambino non dovrebbe mai essere eccessivamente calda (ideale tra 18 e i 20 °C) ed è da evitare anche l’eccesso di vestiti e coperte

-  il materasso dovrebbe essere della misura esatta della culla/lettino e sufficientemente rigido e andrebbe evitato l’uso del cuscino: porre il bambino su superfici eccessivamente morbide aumenta il rischio di SIDS. Il bambino dovrebbe essere sistemato con i piedi che toccano il fondo della culla o del lettino, in modo che non possa scivolare sotto le coperte, che dovrebbero essere ben rimboccate sotto il materasso (il “sacconanna” può rappresentare una valida alternativa). Inoltre, sulla superficie dove il bambino dorme, non dovrebbero esserci oggetti tipo cuscini, trapunte, piumini, paracolpi, giocattoli di peluche, cordine o giochi che possono soffocare, intrappolare, strangolare, ferire il bambino

-  la condivisione del letto dei genitori (bed sharing) non è la scelta più sicura ed è particolarmente pericolosa se viene praticata su un divano, se i genitori sono fumatori, hanno fatto uso di alcol, farmaci, sostanze psicoattive o per altre ragioni non sono in buone condizioni di vigilanza (es. stanchezza), nelle prime settimane di vita del bambino o se questo è nato pretermine o piccolo per l’età gestazionale.  Ai genitori andrebbero presentate le possibili alternative al bed sharing, come tenere il bambino sul proprio letto solo mentre lo si allatta, spostandolo poi nella culla subito dopo

- l'ambiente deve essere libero dal fumo, quindi non si deve fumare e soprattutto bisogna evitare che altri fumino in casa

-  l'uso del ciuccio durante il sonno, ha un effetto protettivo, in ogni caso va proposto dopo il mese di vita (per non interferire con l’inizio dell’allattamento al seno) e sospeso possibilmente entro l’anno di vita (per evitare che disturbi lo sviluppo dei denti).

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