Torna d’attualità il destino dello stabilimento Lear Corporation di Grugliasco, polo storico per la produzione di sedili e sistemi elettrici destinati all’automotive. Con 380 posti di lavoro in bilico e una commessa principale ormai sfumata, la consigliera regionale del Partito Democratico, Laura Pompeo, ha depositato una nuova interrogazione in Consiglio, chiedendo chiarimenti all’assessora al Lavoro della Regione.
«Alla mia prima interrogazione del 30 settembre 2024 – ricorda Pompeo – non è mai arrivata risposta. Nel frattempo la situazione è peggiorata: l’azienda ha richiesto ammortizzatori sociali straordinari e i lavoratori vivono nell’incertezza. Serve sapere quali intenzioni abbia il potenziale acquirente di cui si parla da mesi e quali azioni stia mettendo in campo la Regione».
Secondo la consigliera dem, la crisi di Lear è simbolica di un settore automotive piemontese in sofferenza: riduzione di volumi, transizione elettrica e delocalizzazioni hanno messo sotto pressione l’intera filiera dell’indotto.
Pompeo sollecita quindi «strumenti di tutela occupazionale e piani di reindustrializzazione sostenibili», da costruire coinvolgendo azienda, sindacati, Ministero e investitori. «Il tempo è un fattore decisivo – incalza – senza un intervento rapido rischiamo licenziamenti di massa e la chiusura di un sito che ha ancora potenzialità».
Lear Corporation, gruppo statunitense presente in 38 Paesi, negli ultimi mesi ha avviato ristrutturazioni in diversi stabilimenti europei. A Grugliasco la perdita di un cliente strategico ha fatto crollare i carichi di lavoro, costringendo l’azienda a ricorrere alla cassa integrazione.
In attesa della risposta dell’assessorato regionale – e di un eventuale tavolo di crisi a Palazzo Lascaris – i dipendenti rimangono in presidio permanente davanti ai cancelli, preoccupati per un futuro sempre più incerto.
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