Con il simbolico taglio del nastro è iniziata questa mattina la XXXVIª edizione del Salone internazionale del libro di Torino
Con il taglio del nastro oggi giovedì 9 maggio inizia la XXXVIª edizione del Salone internazionale del libro di Torino, che terminerà lunedì 13. Un’inaugurazione attesa con emozione dalla nuova direttrice Annalena Benini, che fin da subito ha attirato tantissimi giovani e meno giovani ai padiglioni 1,2,3 e che già preannuncia una grande partecipazione di pubblico e visitatori negli oltre 800 stand e tantissimi ospiti.
L'inaugurazione di questa mattina è stata una novità per tutti,: si è infatti svolta nell'Auditorium Agnelli con i discorsi istituzionali.
«I numeri non raccontano l'evento, fondato su 4 pilastri. Il primo è il mantenimento dell’istituzionalità dell’evento, il secondo asset è il servizio che si offre per la filiera di cui sono protagonisti 500 operatori del right center; la terza linea strategica è avvicinare le persone alla lettura, come tutti gli eventi che ruotano intorno al Salone, penso al Salone Off oppure Portici di Carta; il quarto pilastro è l’enorme lavoro preparato per le scuole tra questi gli stand per formare i lettori di domani. Gli studenti presenti saranno, infatti, circa 36mila» ha esordito il presidente, Silvio Viale.
Il sindaco Stefano Lorusso, nel ricordare Ernesto Ferrero, direttore di passate edizioni ha aggiunto «penso che il Salone abbia una caratteristica importante: essere il luogo di incontro di cultura, democrazia e veicolo di pace. Una manifestazione che è patrimonio e valore per la città».
Gli ha fatto eco il presidente della Regione Alberto Cirio «i dati confermano che il Salone è attrazione turistica e commerciale per l'editoria. Dobbiamo quindi puntare alla difesa delle librerie come presidi culturali». Un chiaro alla chiusura di storiche librerie, come la Luxemburg.
Il benvenuto alla nuova direttrice è arrivato dal presidente di Fondazione Circolo Lettori Torino, Giulio Biino, che ha sottolineato l’importanza delle parole che costruiscono libri. Tra i presenti al simbolico taglio del nastro anche il Segretario Generale Fondazione Cultura Torino Alessandro Isaia Direttore Generale ICE.
Uno sguardo anche oltre confine, nella giornata dedicata all'Europa e alla Germania, Paese ospite del Salone 2024. Tra i rappresentanti di Stato il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara che ha concentarto il suo intervento sul ruolo dei libri per i più piccoli «meglio un libro che un cellulare. Troppi minori trascorrono il loro tempo davanti ad uno schermo e l'impatto per la loro concentrazione e lo sviluppo di idee è devastante. Il libro è uno strumento essenziale per la formazione dei giovani, invita al pensiero profondo, al confronto con l'autore, favorisce lo sviluppo della fantasia, a differenza della rete» e ha ancora aggiunto che «scienza e cultura devono essere assolutamente tenute fuori dalla contesa politica» un chiaro riferimento alle università italiane che hanno scelto la strada di interrompere i loro rapporti scientifici con Israele.
«È una grande gioia poter accogliere e celebrare il Salone come luogo di incontro tra la comunità dei lettori, i grandi autori e tutta la filiera del libro. Vita immaginaria contiene tutto quello che amiamo e cerchiamo di portare al Salone, cinema, editoria, arte e leggerezza ma anche uno speciale sguardo malinconico all’attualità e speranzoso verso il futuro. C’è una pluralità di idee e il Salone è aperto a tutti» ha commentato Annalena Benini che con tocco personale ha evidenziato la tematica Romance e le figure femminili «il cammino delle donne, che non è mai stato facile, deve essere celebrato e soprattutto deve essere luminoso. Così come deve essere il Salone frutto di un duro lavoro per una grande squadra».
Il programma della manifestazione al link: www.salonedelibro.it