È stata inaugurata ieri, sabato 27 settembre, in Sala Polivalente "Maria Foglia", la mostra “L’isola che c’è… credimi, non sono solo storie”, un percorso tra pittura, scultura e fotografia che intreccia linguaggi artistici e testimonianze reali di donne vittime di violenza.
L’iniziativa, curata dalle associazioni La Voce dei Venti e Punto a Capo, ha subito suscitato grande interesse e partecipazione. Un progetto che va oltre l’estetica, trasformando l’arte in strumento di riflessione e di consapevolezza collettiva.
L’apertura della mostra è stata un momento intenso, in cui il pubblico ha potuto immergersi in un percorso emotivo e simbolico. Come sottolinea l'assessora alla Cultura, Barbara Sapino «questa è una mostra densa di vissuto, di ferite profonde e di riflessioni necessarie. È un viaggio che inizia con una valigia, simbolo di una donna che fugge per proteggersi, e in cui ogni opera parla, ogni parola sussurrata chiede di essere ascoltata».
Realizzata con il sostegno della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento Pari Opportunità, in collaborazione con Regione Piemonte e Comune, l’esposizione vuole lasciare un segno che va oltre le sale della mostra: un invito a non voltarsi dall’altra parte e a farsi portavoce di un cambiamento culturale che parte da ciascuno di noi.
La mostra rimarrà aperta fino a domenica 5 ottobre con i seguenti orari: 28 settembre, 4 e 5 ottobre dalle 10 alle 18.30; 29 settembre e 3 ottobre su prenotazione per scuole e gruppi.
Info e prenotazioni: 011 9111456.
