Da 27 anni la la città non fa mancare il suo sostegno alla ricerca sul cancro
Sono passati molti anni dalla prima volta, 27 per l'esattezza, ma ogni volta c'è la tensione del giorno prima con le solite domande, i tempi sono difficili, non mancano incertezze e scetticismo, ce la faremo? Purtroppo il principale bacino di questa iniziativa sono da sempre le persone che stanno vivendo situazioni personali pesanti, quelli che ci sono passati e ringraziano, quelli che vogliono ricordare qualcuno che non c'è più. Ogni volta sappiamo che per qualcuno sarà l'ultima e poi arriverà qualcuno a ricordarlo e a raccontarci la sua storia. Ogni volta spesso non servono parole, bastano occhi lucidi e tristi.
Anche stavolta, sabato 27 gennaio, tutto come da copione: piazza deserta all'alba, montaggio gazebo, scarico casse, imbustamento e…. si parte! Anche un meteo favorevole non guasta, che volere di più.
A consuntivo, a mezzogiorno scorte finite, arance, marmellate, miele, come sempre qualcuno è arrivato subito dopo, a malincuore costretti a dire di no, cui segue la riflessione per il prossimo anno: prendere qualcosa di più? Dilemma senza fine.
Grazie a tutti: alla Croce Verde Borgaro/Caselle, Gerardo e Antonio, Don Claudio, il prezioso Tonino Mangalaviti che fa la spola fra la piazza e i commercianti e coloro che non possono arrivare da soli. Ci rivediamo la seconda domenica di maggio per la festa della mamma con "L'azalea della ricerca" dedicata ai tumori femminili.