Mer, 1 Mag, 2024

La nascita del Comune di Mappano dalle origini all'istituzione vera e propria raccontata agli studenti universitari

Vicende politiche, sociali e perfino legali passate dalla cronaca alla storia

Le ultradecennali vicende che portarono alla nascita del Comune di Mappano, una delle realtà amministrative più giovani d’Italia, dalla cronaca passano alla storia. Grazie all’interessamento dimostrato dal Dipartimento di Studi Storici della facoltà torinese di Scienze politiche, ed alla fattiva e sinergica collaborazione con l’Amministrazione guidata dal sindaco Francesco Grassi, è stato possibile, martedì 9 aprile, dedicare una intera mattinata di studi, analisi e riflessioni sulle vicende storiche, giuridiche e politiche che portarono alla genesi ed al consolidamento della proposta municipalista, confluita poi nella nascita del Comune autonomo.

Nel ruolo di veri e propri docenti, con tanto di studenti e studentesse al seguito, della Facoltà di Scienze Politiche, nella sala consigliare dedicata a Lea Garofalo, e trasformata per l’occasione in un’aula universitaria a tutti gli effetti, naturalmente il sindaco Grassi, nel ruolo di protagonista prima e sindaco poi della realtà municipale unificata, affiancato dal consigliere comunale e geometra Luigi Gennaro, dall’assessore Massimo Tornabene, dal segretario comunale Alberto Corsini, infine dal giornalista Davide Aimonetto.

Il seminario, intitolato “Spazi Luoghi Comuni” e dedicato a "Mappano e le sue storie", introdotto e coordinato dal docente universitario Antonio Chiavistelli, ha affrontato tematiche e questioni anche lontane fra loro, ma tutte indistintamente legate dal comune denominatore mappanese. Il primo intervento, non poteva che essere di natura storica e politica, ed è stato affidato ad Aimonetto che ha ripercorso le tappe principali dello sviluppo del Mappano, dalle prime comunità contadine, a quella dei lavandai, passando per la bonifica del territorio, fino al referendum del 1992, che fece da spartiacque, tra un prima ed un post impegno politico e sociale a favore delle frazioni mappanesi.

«Ho volutamente intitolato questo mio intervento – ha esordito Aimonetto, di fronte ad una platea di studenti universitari, ma anche alunni delle classi terze della scuola media mappanese, accompagnati dalla vicepreside Manuela Smario – dalle “comunità” al Comune, poiché è stato proprio questo il senso dello sviluppo sociale e demografico della realtà territoriale che oggi definiamo come Mappano: dai primi insediamenti di contadini, allo sviluppo mediante le bonifiche, alla nascita di una forte realtà di lavandai, fino al boom economico. Come un fiume carsico – ha continuato Aimonetto – la richiesta di autonomia ha attraversato i secoli. A volte più spiccata, altre meno evidente. Questo fino agli anni '80 del secolo scorso quando, con la nascita di una lista civica, la “Lista Mappano”, per la prima volta sul piano politico si coagulò una richiesta di autonomia amministrativa, ancora lontana però dal materializzarsi. Parallelamente a ciò si gettarono le basi per la nascita di un Comitato per i Servizi mappanesi, guidato allora da Antonio Zappia, fortemente indirizzato ad organizzare le proteste dei mappanesi, in precise richieste verso gli enti di riferimento. Fermenti politici e sociali che andranno ad addensarsi nel famoso 1992, l’anno dei due referendum. Consultazione referendaria che si tradusse in un nulla di fatto, ma che lasciò aperta la via dell’autonomia municipale, che si materializzò trent’anni dopo».

A Gennaro, è toccato invece il compito, con tanto di antiche pergamene, atti e documenti medievali, raccontare l’affascinante e poco conosciuta storia delle origini toponomastiche di Mappano, con molta probabilità risalenti ad un certo Amapano. Invece il sindaco, nel suo intervento, ha esposto le non sempre semplici vicende giuridiche che a fasi alterne sembravano garantire la nascita del Comune mappanese «quando penso a quei decenni, intrisi di passione, battaglie, emozioni, ma anche pesanti delusioni e cocenti sconfitte, mi viene in mente solo l’immagine dell’ottovolante. C’erano dei momenti in cui ci sembrava di toccare il cielo con un dito, altri in cui sprofondavamo e si doveva ricominciare tutto dal principio. Battaglie legali. Sentenze del Tar, sospensioni, annullamenti, appuntamenti referendari disdetti all’ultimo. Nulla mancò a Mappano ed ai mappanesi. Ma certamente non la tenacia di andare avanti in una sacrosanta battaglia».

Il segretario comunale ha invece descritto tutti i problemi, i dispositivi giuridici, ma anche le difficoltà inaspettate che stanno alla base della nascita di un nuovo ente amministrativo, quindi anche Mappano. Una relazione oltremodo interessante ed esauriente, che ha ricevuto, oltre ai complimenti del professor Chiavistelli, l’invito di tenere una lezione su questo tema, ai suoi studenti, presso la Facoltà di Scienze Politiche al Campus Einaudi.

All’assessore Tornabene il compito di annunciare un importante quanto ambizioso progetto teso alla costituzione di un archivio storico mappanese, materiale ma soprattutto digitalizzato, a disposizione di tutti. Ed il seminario fortemente voluto dall’Amministrazione comunale, ne rappresenta un primo, importante e prezioso tassello.

Image

Torino e area metropolitana

Non Solo Contro

Il giornale è a cura dell'Associazione Culturale onlus NonSoloContro.
Registrazione n. 2949 del 31/01/2019 rilasciata dal Tribunale di Torino
Direttore responsabile: Nadia Bergamini

Per la pubblicità

ABC Marketing e Comunicazione 
P.I. 124160015

abc.marketing.comunicazione@gmail.com

 Tel.: 3935542895 - 3667072703