Treni sovraffollati, ritardi ricorrenti, collegamenti inaffidabili. I pendolari della linea ferroviaria Ivrea-Torino continuano a denunciare da anni una situazione al limite, e il consigliere regionale Alberto Avetta (PD) torna all’attacco, accusando la Giunta Cirio di «minimizzare i disagi» e di limitarsi a «sventolare bandiera bianca» di fronte a Trenitalia.
Nel corso del question time, ieri, martedì 3 giugno, in Consiglio regionale su un’interrogazione urgente relativa alla linea, Avetta ha sottolineato come la risposta della Giunta sia stata insoddisfacente: «Si parla di alcuni episodi di disservizio, ma la realtà è ben diversa. I problemi sono quotidiani, soprattutto negli orari di punta. I treni bimodali non sono adeguati al numero di viaggiatori e spesso i passeggeri vengono lasciati a terra a Chivasso».
Il consigliere Pd denuncia inoltre come l’inefficienza del trasporto pubblico incida negativamente sull’intero territorio canavesano, rendendo più difficile attrarre lavoratori e investimenti: «Molte aziende fanno fatica a trovare personale disposto a spostarsi, proprio per la mancanza di un collegamento metropolitano affidabile».
Tra le poche novità positive, Avetta segnala la proposta di Trenitalia di impiegare, in parte, le locomotive e carrozze della flotta piemontese anche su alcuni servizi verso la Valle d’Aosta. Ma l'attuazione sarebbe rimandata per “ragioni tecniche” non meglio precisate.
«Il presidente Cirio guida il Piemonte da sei anni - conclude Avetta - e le promesse non bastano più. La Giunta deve decidere da che parte stare: con Trenitalia o con i pendolari, gli studenti e gli imprenditori eporediesi che ogni giorno subiscono le conseguenze di un sistema ferroviario inadeguato».
Il tema del trasporto pubblico locale torna così al centro del dibattito politico regionale, mentre la frustrazione dei cittadini resta alta.