Il basso indice glicemico la rende adatta a tutti e il contenuto d'acquaaiuta anche gli anziani che bevono poco
Grazie al contenuto di fibra e di antiossidanti e al loro basso indice glicemico, le pere, nel quadro di un'alimentazione ben impostata e corretta, contribuiscono a ridurre il rischio di tante malattie: sovrappeso e obesità, diabete, stitichezza, diverticoli, colesterolo alto, ipertensione, malattie cardiovascolari e molte altre.
Pere cotte o crude: le calorie e i valori nutrizionali non cambiano
La pera è uno dei frutti che più frequentemente vengono consumati cotti. Con la cottura le pere perdono una parte della loro abbondante acqua. In questo modo la pera diventa un alimento a più alta densità calorica, cioè con una maggiore quantità di calorie per grammo.
La buccia della pera si mangia
Tutto ciò che della frutta si può consumare andrebbe mangiato. Spesso le parti considerate meno nobili (fusti, fogli, torsoli, bucce, sottobuccia ecc.) sono persino più ricche di nutrienti utili della polpa. La pera non fa eccezione. Quindi non solo la buccia della pera, ma addirittura il torsolo e i semi, che regalano fibra e micronutrienti preziosi, dovrebbero essere consumati.
La pera non fa ingrassare
E' anzi un alimento da considerare per chi deve dimagrire o ha difficoltà a mantenere il peso forma, sia per il suo basso indice glicemico, sia perché acqua e fibra alimentare di cui questo frutto è ricco aiutano a calmare l'appetito: come merenda è molto meglio una pera intera, che un pacchetto di cracker o biscotti.
Inoltre le pere sono un alimento molto adatto agli anziani, che spesso bevono poco: consumando pere, ricche d'acqua, è possibile soddisfare in parte le necessità quotidiane di idratazione.