Quale scenario migliore, nell’immaginario collettivo, si avvicina meglio all’epoca del 1700 e alla Francia di Luigi XVI se non le architetture della meravigliosa Reggia di Venaria Patrimonio Unesco? Il regista Gianluca Jodice ha deciso di girare gran parte delle scene del suo film "Le Déluge. Gli ultimi giorni di Maria Antonietta", nei cinema italiani da ieri, giovedì 21 novembre, nelle splendide sale della Venaria Reale.
Diviso in tre capitoli (gli dei, gli uomini, i morti), racconta gli ultimi giorni di prigionia di Maria Antonietta, ultima regina di Francia dell'Ancien Règime ghigliottinata durante la Rivoluzione Francese e di re Luigi XVI.
«È stato un po’ difficile ricostruire la storia perché sono pochi i documenti di questo periodo della decadenza della monarchia francese. L’unico testo consultabile è "Il Valletto del re" senza il quale non sarei riuscito a realizzare la pellicola» ha spiegato Jodice durante la conferenza stampa di presentazione.
Il film racconta la decadenza di una monarchia, ma si rivolge anche alla contemporaneità «Maria Antonietta è stata l’influencer del suo tempo. Le maschere, però, prima o poi cadono e ho voluto rappresentare il momento più introspettivo di questi personaggi. Il re, prima della fine, riuscirà a guardare dentro la propria fragilità e darsi una morte da vero re, davanti allo stupore e al rispetto anche dei suoi carcerieri. Maria Antonietta passerà dallo spirito adolescente e sprezzante a quello di una madre capace di proteggere i propri figli e di una moglie presente e risoluta di fronte al suo tragico destino. Oggi abbiamo la consapevolezza che la storia sta morendo, in una maniera veloce e traumatica, e riserva grosse incognite - ha proseguito - Raccontare quella storia è raccontare un passaggio emblematico. Si sente molto questa inquietudine collettiva».
A vestire i panni dei reali decaduti sono Guillaume Canet e Mélanie Laurent, che con i costumi realizzati da Massimo Cantini Parrini, saranno proiettati nel 1789 nella splendida cornice delle sale della Venaria.
«Volevo una cosa immensa. Appena sono arrivato alla Reggia, ho capito subito che quella era la location ideale. Per certi versi alcuni ambienti ricordano molto quelli francesi in cui furono rinchiusi i protagonisti del film. Venaria era perfetta da qualsiasi punto di vista. È il posto più bello del mondo, anche se è stato difficile illuminare con tutte quelle finestre e la luce che cambia» ha concluso il regista.
Le riprese effettuate tra dicembre 2022 e marzo 2023 sono durate sette settimane e realizzate con il sostegno di Film Commission Torino Piemonte nei luoghi delle Residenze Sabaude. Oltre alla Reggia di Venaria, infatti, alcune scene sono state girate al Castello Ducale di Agliè, alla Palazzina di Caccia di Stupinigi e nel Parco di Stupinigi.
«Fare cinema qua è come essere a casa. Nel rapporto con la Reggia, c’è stato uno sforzo nel valorizzarla» ha aggiunto il direttore di Film Commission, Paolo Manera.