Gio, 28 Mar, 2024

La Regina è morta, Viva il Re! Scomparsa a 96 anni la Regina Elisabetta d’Inghilterra

La Regina è morta, Viva il Re! Scomparsa a 96 anni la Regina Elisabetta d’Inghilterra

Esempio di completa osservanza dei doveri che un capo di stato ha nei confronti del suo popolo

Eravamo ormai tutti convinti che la Regina Elisabetta fosse una sorta di monumento vivente, per tutto quello che ha rappreesentato ed ancora significava per il mondo intero. Una figura splendida nella sua umiltà dorata, amata e rispettata da tutti, sempre sorridente al servizio del popolo inglese che oggi si ritrova orfano di una donna che era la mamma e la nonna di tutti.

Ci accorgiamo, invece, che era molto di più di una icona vivente, perchè oggi la ricordiamo come donna e madre, incorniciata in una aureola di semplicità che la fa apparire ancora più grande.

regina elisabetta

Sì, perchè alla sua incoronazione avvenuta nel 1952, il primo ministro del Parlamento inglese era un certo Winston Churchill, nato nel 1874, mentre appena due giorni fa, riceveva in udienza ufficiale Lizz Truss, la bionda ed intransigente conservatrice che ha sostituito Boris Johnson alla guida del The Gabinet, il governo inglese, nata nel 1975: ha quindi regnato per 70 anni ma accanto alla storia politica di un secolo.

Nata nel 1926, Elisabetta ha visto tutto quello che un essere umano può fare nel bene e nel male, nel mondo: ha vissuto la seconda guerra mondiale servendo nell’esercito britannico come tutti i giovani inglesi dell’epoca, è stata testimone della coraggiosa resistenza popolare inglese costretta a subire i bombardamenti tedeschi durante la “battaglia di Londra”, ha visto l’orrore e la sofferenza sui volti di chi aveva combattuto ma anche di chi era stato costretto nei campi di sterminio. Giovane testimone di un tempo in cui si doveva crescere in fretta, e lei sicuramente più di altri.

regina elisabetta giovane

All’età di 26 anni ascende al trono dopo aver salutato il papà malato e morto poco dopo la partenza della figlia tanto amata, salendo sull’aereo che l’avrebbe portata in visita all’estero. Subito rientra in patria per salire al trono e stringere lo scettro di una dinastia che ancora si ricordava di un’altra grande figura reale di donna, la regina Vittoria,che aveva regnato più di tutti e forse anche meglio di tanti uomini che ebbero l’onore e l’onere di cingere al capo la corona inglese.

Nel giorno della sua incoronazione, grazie all’evento della televisione, tutto il mondo vide questa bella e graziosa ragazza trasformarsi in quello che è stata fino a ieri, una figura semplice ed austera nello stesso tempo, che infondeva serenità e sicurezza.

Nella vita privata e pubblica era inseparabile dalla Regina Madre Elizabeth Bowes-Lyon, scomparsa nel 2002 alla veneranda età di 101 anni, portati con mervigliosa disinvoltura, sempre sorridente e positiva in tutto: Elisabetta Alexandra Mary, il suo nome completo, aveva ereditato dalla madre molto del suo carattere.

regina elisabetta matrimonio

E’ spirata nell’antico castello di Balmoral in Scozia, la sua residenza preferita dove si ritirava per brevi momenti di tranquillità, nelle stanze che avevano visto passare la figura della Regina Vittoria e del consorte Alberto già nel 1848, una residenza privata che venne così ampliata ed ammodernata dai due, nel 1853 ,portandola ad essere la vera casa di campagna della famiglia Reale inglese.

Lì nel silenzio delle highland nacque nel 1887 la futura Regina consorte di Spagna Vittoria Eugenia di Battemberg, luogo tra i più suggestivi, dove da secoli si intrecciano le più antiche tradizioni del popolo scozzese e britannico al suono delle cornamuse, care a tutti gli amanti  di quelle lontane e misteriose terre. Elisabetta e Filippo abitavano di consuetudine  la loro residenza privata nel mese di agosto, l’unico periodo in cui il castello è chiuso al pubblico.

castello scozia windsor

L’eredità morale che questa donna lascia in dote a tutti noi, non solo agli inglesi, è l’esempio di una completa osservanza dei doveri che un capo di stato ha nei confronti del suo popolo. Per 70 anni ha silenziosamente salvaguardato, come tradizione esige, i principi che regolano la vita di uno nazione, servendo fino all’ultimo respiro la sua gente e l’immagine del suo popolo.

E’ stato un esempio in vita e dovrà esserlo in futuro, per tutti coloro che ambiscono a vario titolo a governare nel mondo, perchè tali figure sono ormai in via di estizione ,non tanto nelle famiglie reali europee, che comunque conservano determinati sentimenti di dignità legati al passato, ma nelle nostre democrazie, dove la ricerca della troppa libertà, si scontra con l’ingovernabilità prodotta dalla sempre più mancata osservanza dei doveri che ogni essere umano deve custodire in base ai principi elementari sui quali è basata la civiltà.

Se vogliamo delineare un profilo esatto di Elisabetta, dobbiamo esaminare il suo Regno, come la combinazione di più fattori  legati alla sua personalità ed intelligenza che hanno permesso alla donna più potente al mondo di essere vista come una figura  semplice, moglie, madre e poi nonna, non diversa da altre milioni di persone che si rivedevano in lei nei diversi momenti della loro vita, dove i passaggi generazionali si alternano ma hanno sempre bisogno di un esempio ed Elisabetta, prima di essere  stata una Regina è stata ed ha conservato per tutta la vita l’immagine riflessa di ognuno di noi: forse non l’ammetteremo  mai, per molti motivi, ma sono sicuro che ogni giorno, un pensiero, un immagine arrivati come un lampo, ci portavano alla sua figura, non quella regale, ma alla serena e rassicurante visione di come dovremmo essere nella vita ogni giorno, guardando attraverso l’anima della donna e madre.

carlo inghilterra figli

Oggi tutti si chiedono se il figlio, Carlo III sara’ un buon Re: sì lo sarà perchè ha avuto una buona madre ed un ottima insegnante di vita, anche se la vita dei Principi non è facile come qualcuno potrebbe pensare. Infatti, nel giudizio delle persone pesa gravemente il lutto di Diana, la Principessa triste, una giovane ragazza sacrificata al regal altare di una tradizione monarchica che ha delle regole precise, secolari e sulle quali non si può transigere: può piacere o meno, ma quando si fa un passo, come quello di sposare un principe ereditario, si deve necessariamente sapere prima a cosa si va incontro e forse la povera Diana non era preparata ad una etichetta da osservare in silenzio e con rassegnazione, forte della sua gioventù, debole però nel momento in cui il dover servire la causa della Corona viene messo in discussione dalla sensibilità di una ragazza che non vuol sentirsi prigioniera di se stessa. Voleva solamente vivere ed invece il destino è stato crudele.

Crudele come l’amore nascosto tra Camilla e Carlo dove i sentimenti, anche qui, vengono dopo i doveri dinastici, due anime che avrebbero voluto e potuto gridare al mondo la loro passione, se solo fossero stati due semplici sudditi di Sua Maestà, ma non si poteva ed hanno ubbidito in silenzio per tutta la vita.

elisabetta carlo camilla parker bowl

Carlo  si ritroverà senza Diana, con due figli e con una madre che forse in quel momento viene vista come una grande Regina che però ha smarrito il suo cuore: Diana era vista dal mondo intero come una figura parallela ad Elisabetta, piaceva il suo modo di vestirsi, di presentarsi, di dialogare, di saper sentire ed ascoltare ,pareva l’antagonista buona e moderna che dava ai sudditi inglesi motivo per confrontare quella che sarebbe stata una regina moderna ed anticonformista, in breve piaceva e tanto a tutti. Ma anche Elisabetta, nel profondo del cuore, anche se mai ha espresso sentimenti a riguardo, ha sicuramente patito il dramma della separazione e della morte della madre dei suoi nipoti, ma il dovere ed il servire in silenzio, a fronte dell’angoscia personale, valevano per Lei, più di qualsiaisi altra cosa e questo, anche se pare crudele, è stato un esempio per tutti :si nasce regina, poi forse, si diventa.

Le vicende legate alla scomparsa di Diana hanno relegato nell’ombra il Principe Carlo, ma non per questo il popolo britannico ha smesso di amare e stimare il naturale erede al trono, anche perchè le cronache negli ultimi anni si sono occupate più dei principini William ed Henry e di altri componenti la famiglia reale che hanno fatto scorrere fiumi di inchiostro ai corrispondenti dei tabloid inglesi, sempre a caccia di scandali e banalità, che in una normale e tranquilla famiglia borghese passerebbero forse inosservati.  

carlo d inghilterra

Carlo III sarà un ottimo Re e continuerà tranquillamente a guidare un casato che però di inglese ha veramente poco, perche’ la grande Regina Vittoria apparteneva al casato tedesco degli Hannover, mentre gli attuali Windsor non sono altro che i Sassonia Coburgo Gotha, nome inglesizzato durante la prima guerra mondiale per marcare la distanza tra inglesi e tedeschi all’epoca nemici.

Mi scuserete se anche oggi cito come di consueto i Savoia,ma forse non tutti sanno,che nella linea di successione giacobita (ramo cattolico) al trono di Inghilterra,alla morte dell’ultimo Principe Stuart, il cardinale Enrico Benedetto, Carlo Emanuele IV nel 1807 ereditò dal medesimo i diritti di pretensione su Inghilterra, Scozia ed Irlanda, che però non vennero mai perseguiti dai Reali di Savoia, sia da Vittorio Emanuele I che dalla figlia Maria Beatrice, ultimo esponente della Casata titolare ai troni descritti. Questo fa sì che nel quadro genealogico dei Re d’Inghilterra del ramo giacobita,siano presenti anche i diretti discendenti di Umberto Biancamano.

La Regina è morta, viva Re Carlo III!

Credits: www.google.it 

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