Ven, 6 Dic, 2024

Torino

Quasi 7 milioni di euro per ristrutturare il Galfer, il primo liceo scientifico di Torino che celebra il centenario

Quasi 7 milioni di euro per ristrutturare il Galfer, il primo liceo scientifico di Torino che celebra il centenario

I fondi impiegati sono stati ottenuti da Città metropolitana dal Pnrr

Sei milioni e 700mila euro per adeguamento sismico, antincendio ed elettrico. Sono i fondi Pnrr impiegati da Città metropolitana per l'Istituto Galfer di Torino.

Proseguono i lavori del cantiere avviato all’inizio dell’autunno scorso per i due istituti, incentrati su tre grandi filoni di intervento: adeguamento statico e miglioramento sismico dell’intero complesso; adeguamento normativo antincendio, adeguamento impianti elettrici anche per quanto riguarda tutta la rilevazione antincendio. A corollario anche altri lavori di manutenzione straordinaria: a cominciare dall’ascensore nel vano scala principale del Galfer e di impianti servoscala per l’accesso alle palestre nel seminterrato, riqualificazione delle palestre stesse, ristrutturazione di parte dei servizi igienici, rifacimento del manto delle coperture, dei vani scala, dei terrazzi; interventi di antisfondellamento, rifacimento della pavimentazione dei cortili.

 In tutto ciò, l’attività didattica è stata il più possibile salvaguardata liberando poche aule alla volta e anche, come nel caso degli impianti elettrici, intensificando il lavoro nell’orario pomeridiano. La fine dei lavori è prevista per il 2025. 

Istituito nel 1923, il “Galileo Ferraris” è stato il primo Liceo scientifico di Torino e ha festeggiato proprio in questi giorni i sui cento anni di vita, con un convegno ospitato dalla Città metropolitana. Oggi il Liceo è situato in un grande edificio, nel cuore della Crocetta e contiguo al Politecnico di Torino, la cui costruzione è iniziata negli anni '30 ed è terminata all’inizio degli anni '50, dove si è trasferito a partire dal 1952 in condivisione con l’Istituto tecnico Sommeiller. La superficie di utilizzo per i due Istituti è di 21mila mq distribuiti su 4 piani fuoriterra e un piano seminterrato, più un basso fabbricato a un piano con un sottoterra occupato da una delle 4 palestre. L’edificio è vincolato dalla Soprintendenza dei beni architettonici con cui sono stati concordati gli interventi in modo da salvaguardare gli elementi architettonici più rilevanti. 

«Questo è un momento di grande cambiamento per la scuola italiana, grazie ai finanziamenti del Pnrr abbiamo la possibilità di rinnovare gli spazi e la didattica - commenta la dirigente scolastica,  Antonietta Mastrocinque -. Partire dal rinnovare gli spazi è fondamentale. Non c’è didattica che si possa fare se gli spazi non sono sicuri. I lavori sono invasivi, ma fra un anno e mezzo la nostra scuola sarà a norma, più performante e anche più bella».

 

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