Dom, 13 Ott, 2024

Torino

"Salviamo il Goethe Institut di Torino". Nasce il Comitato per scongiurare la chiusura questa importante istituzione culturale

"Salviamo il Goethe Institut di Torino". Nasce il Comitato per scongiurare la chiusura questa importante istituzione culturale

Già raccolte oltre 20mila firme per salvaguardare quest'importante istituzione culturale di Torino

Mobilitazione culturale e civica a Torino per impedire la minacciata chiusura della sede torinese del Goethe Institut, l'Istituto culturale della Repubblica Federale di Germania, nata per promuovere la conoscenza della lingua tedesca all'estero e la collaborazione culturale internazionale, attivo in città dal 1954, anno in cui è stata aperta la sua sede, prima in Italia e seconda ad essere inaugurata a livello mondiale.

Ora  la riorganizzazione e razionalizzazione decisa dalla direzione di Monaco di Baviera entro il 31 gennaio rischia di privare Torino di questa importantissima istituzione culturale e a questo proposito a fine dicembre è nato il Comitato "Salviamo il Goethe a Torino" presieduto da Luciano Cravino, dalla vicepresidente Silvia Borgiattino e dalla coordinatrice Benedetta Andreasi.

«Il Goethe Institut deve stare aperto a Torino e continuare le sue attività didattiche - spiegano i promotori -. Tra le tante illustri personalità che nei decenni hanno frequentato il Goethe torinese, va annoverato anche Primo Levi. Con la salvaguardia di questa storica istituzione, il Comitato intende inoltre difendere i valori di interscambio culturale e gli organi che li hanno promossi, caratterizzando la vita di Torino per tutto il secondo dopoguerra. La chiusura della sede torinese del Goethe è stata decisa dalla direzione di Monaco di Baviera per ragioni dubbiamente condivisibili: di 198 sedi a livello mondiale, verrebbero cancellate solo 9, tutte ubicate in Francia e in Italia (Torino tra queste), per un programma che mira a investire su nuove realtà nelle regioni asiatiche».

Grazie all’iniziativa di Silvia Borgiattino, sono state finora già raccolte circa 20 mila firme (su Change.org) a sostegno della petizione “Salviamo il Goethe Institut di Torino”, ma il Comitato punta ad un ulteriore incremento della petizione e «su iniziative che diano ancora maggiore visibilità a questa battaglia che si profila essere in primo luogo una forte istanza contro il declino di Torino. Per questo motivo chiama a raccolta tutti i rappresentanti delle istituzioni pubbliche e private, affinché facciano la loro parte per impedire che si perpetri questo ennesimo scippo ai danni di un territorio sempre più depauperato e progressivamente svuotato di prospettive per le nuove generazioni».

All'appello del Goethe ha già risposto il Consiglio comunale di Torino approvando all'unanimità una mozione sottoscritta dalla presidente della Commissione Lorenza Patriarca che impegna la Giunta ad adoperarsi con il Governo tedesco per scongiurare la chiusura della sede di piazza San Carlo e se la decisione non sarà revocabile il documento invita Palazzo civico a verificare con Regione Piemonte, Camera di Commercio, Unione Industriale, Università e Politecnico di Torino la possibilità di far proseguire le attività culturali, didattiche e formative in altre forme a sostegno e tutela del personale impiegato. 

Ma serve andare oltre se si vuole salvaguardare questa importante istituzione culturale del territorio e il suo personale che altrimenti dal 1 febbraio sarà licenziato.

 

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