Ven, 24 Ott, 2025

Un ulivo simbolo di pace e del ricordo, il passaggio di testimone tra i "guardiani della memoria" della scuola per celebrare il 27 gennaio

Il 27 gennaio 1945 le truppe sovietiche rivelarono gli orrori del campo di concentramento di Auschwitz a tutto il mondo, liberando tutte le vittime della Shoah. In questa data dal 2000 in Italia e dal 2005 in tutto il mondo si celebra la Giornata della Memoria per non dimenticare tutte le minoranze invise dalla dittatura nazista: ebrei, rom, oppositori politici e omosessuali. 

Una valigia che rappresenta il viaggio, ma senza ritorno delle vittime.  La stella di David e altri segni per distinguere chi era considerato diverso. Scarpette, orsetto e occhiali: oggetti che molti bambini portavano con sé senza sapere che quello era il viaggio che li avrebbe condotti alla morte. Un filo spinato spezzato simbolo della libertà, pietre bianche per ricordare i bambini sterminati e una colomba bianca per non dimenticare le vittime delle guerre.

Con la consegna di questi oggetti gli studenti della scuola Romero hanno accompagnato la piantumazione di un Ulivo, albero simbolo della pace e del ricordo «per lasciare un segno ai giovani, perché le atrocità compiute nel secolo scorso non si ripetano» ha spiegato il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Ferrauto che ha voluto lasciare un messaggio a tutte le famiglie e ai piccoli studenti «il futuro è nelle vostre mani, non dimenticate mai quanto vi viene trasmesso. È necessario che ciascuna famiglia si impegni a non discriminare le persone che incontrate nella quotidianità».

Presente alla cerimonia anche il sindaco Fabio Giulivi «la lezione che ci arriva dalla Giornata della Memoria è la presa di coscienza delle atrocità dei nazisti, incapaci di riconoscere le diversità. È necessario quindi necessario contrastare ogni forma di discriminazione e denunciare gli atti di bullismo. Il nostro comportamento quotidiano è fondamentale perché certe pagine della storia non si ripetano. Un sentito ringraziamento va alle insegnanti perché si impegnano ogni giorno in un percorso così importante di educazione e di civiltà».

Ha aggiunto la dirigente scolastica, Anna Civarelli «all’ulivo piantumato nella nostra scuola voglio affidare il ricordo di due donne vittime della Shoah, perché le donne sono state le prime vittime. Le donne del lager di Ravensbrück, raccontato nel libro "Boschi cantate per me - Antologia poetica dal lager femminile di Ravensbruck" che comprende anche la testimonianza di Lidia Beccaria Rolfi e della suora Edith Stein, proclamata santa nel 1998 da Papa Giovanni Paolo II e dichiarata patrona d’Europa l'anno successivo. I racconti e i libri, insieme alle testimonianze di quegli anni bui possono aiutarci a non abbassare mai la guardia di fronte alle ingiustizie».

Per l’occasione c'è anche stato il passaggio del Testimone della Memoria. Una vera e propria staffetta tra le classi quinte e i loro successori delle classi prime che avviene ogni anno con l’ausilio delle proprie insegnanti «Noi grandi vi nominiamo Guardiani della Memoria perché ciò che è stato non debba più accadere»

La cerimonia rientra nelle iniziative promosse dalla Presidenza del Consiglio comunale e del Comitato della Memoria insieme alle associazioni del territorio. Gli studenti durante la mattinata anche assistito allo spettacolo “Stolpersteine. Pietre d’inciampo” al Teatro Concordia.

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