È bastato un voto in aula per mettere la parola fine alla proposta di Fratelli d’Italia che mirava a dimezzare i canoni delle palestre comunali per le associazioni sportive attive sul territorio da almeno trent’anni. Un gesto simbolico - ma non troppo - per riconoscere il lavoro di chi, da decenni, tiene in piedi il tessuto sportivo cittadino. La maggioranza di centrosinistra, però, ha detto no senza esitazioni.
«Passione, dedizione e anche un pizzico di coraggio: sono questi gli ingredienti che animano i volontari delle nostre associazioni sportive dilettantistiche - hanno ricordato i consiglieri FdI Valerio Calosso, Vincenzo Vozzo e Federico Depetris, promotori dell’iniziativa. -Avevamo proposto un dimezzamento dei canoni come segnale di riconoscenza verso realtà che da oltre 30 anni lavorano per Rivoli e in Rivoli. Un aiuto piccolo ma significativo, un incentivo a restare e continuare a crescere».
La bocciatura della maggioranza
Proposta rispedita al mittente.
La maggioranza avrebbe giustificato il no parlando di “costi eccessivi” e di un presunto rischio di “discriminazione” rispetto alle altre associazioni più giovani. Accuse che FdI liquida come infondate: «Nulla di più falso. L’eventuale minor introito per il Comune sarebbe stato, al massimo e in via ipotetica, di 18 mila euro: una cifra assolutamente sostenibile» sostiene Depetris. Quanto alla discriminazione, «la misura non penalizza nessuno, anzi: rappresenta uno stimolo per tutte le associazioni a investire sul territorio, sapendo che la città sa essere riconoscente».
Il caso politico: cambio di rotta del PD
A rendere la vicenda ancora più polemica è il cambio di posizione del Partito Democratico.
«In commissione la proposta era passata grazie all’astensione del PD - ricordano Calosso, Vozzo e Depetris. - Arrivati in aula, inspiegabilmente, il dietrofront: voto contrario e proposta affossata. Un vero peccato, un’occasione mancata per sostenere chi da trent’anni porta valore alla comunità».
Una partita politica chiusa - per ora - con l’amaro in bocca per Fratelli d’Italia e, con ogni probabilità, anche per molte associazioni sportive storiche della città, che attendevano un segnale ormai svanito tra i banchi del Consiglio.

