Ieri incontro tra sindacati e azienda di cui è in corso la vendita alla francese Safran su cui il governo ha posto il veto.
Si è tenuto ieri mattina giovedì 11 gennaio, all’Unione Industriali di Torino, un incontro sindacale con Microtecnica Srl, l’azienda del gruppo Collins Actuation - 450 lavoratori a Torino, 90 a Luserna San Giovanni e 120 a Brugherio (MI) - sulla cui vendita il governo italiano ha posto il veto, esercitando la “Golden Power”.
L’azienda ha dichiarato di non aver fermato il processo di vendita a Safran (il gruppo francese dell’aerospazio) in attesa di un chiarimento con gli organi ministeriali. Non è stata però in grado di spiegare le ragioni di preoccupazione del Governo ed ha annunciato la presentazione di un ricorso, illustrando, inoltre, i contenuti della cessione e le implicazioni sul futuro, dichiarando che non esiste un “piano B” rispetto alla cessione.
Anche le organizzazioni sindacali Fim-Fiom-Uilm nazionali hanno da tempo richiesto un incontro in merito, ai ministri dell’industria e della difesa, ma finora non è arrivata nessuna risposta.
«Questo alimenta un’intollerabile incertezza - dichiara Edi Lazzi, segretario generale della Fiom Cgil di Torino - Quali sono le ragioni di questa scelta inaspettata da parte del governo italiano? Chi se ne sta occupando? Quali possono essere le conseguenze industriali e occupazionali di questa decisione del governo Meloni sul futuro degli stabilimenti italiani? Adesso le lavoratrici e i lavoratori sono in mezzo al guado. Microtecnica è un’azienda sana e profittevole e non è serio che il ministro della difesa Crosetto e la premier Meloni non spieghino questa scelta che può avere significative ricadute economiche sul territorio lombardo e piemontese. Per questa ragione sollecitiamo una rapida convocazione dal parte del ministero perché è necessario avere delle risposte e chiarezza su questa vicenda».
Aggiungono Aniello Montella e Alberto Coalova di Uilm a margine dell'incontro «oggi l'azienda ha manifestato l'intenzione di ricorrere contro la "Golden Power" esercitato dal Governo. Qualunque scenario si verifichi, per noi la priorità è salvaguardare l'occupazione delle lavoratrici e dei lavoratori».
In base a quanto sostenuto dai rappresentanti aziendali di Collins Italy, società che controlla Microtecnica, l’iter del ricorso dovrebbe concludersi entro i prossimi sei mesi, a luglio 2024. La società ha confermato l’intenzione di continuare il percorso di cessione a Safran.
«Nei prossimi mesi – concludono Montella e Coalova – sarà fondamentale monitorare l'evoluzione della vicenda, anche sulla base di quanto verrà stabilito dopo il ricorso. Microtecnica deve rimanere una realtà strategica per l'aerospazio Torinese».


